lunedì 31 marzo 2014

Gnocchetti sardi con ragù di carne profumato alla birra

Teglia e casseruola LeCreuset)

Gli gnocchetti sardi o malloreddus sono un tipico formato di pasta preparato in Sardegna. Assomigliano a delle piccole conchiglie rigate, lunghe 1,5-2 cm (vedi foto sotto). Ottimi con il ragù di carne, ma anche nel classico "pasta e fagioli".
Tra le tante "caccavelle" per fare la pasta a mano, mi sono procurata quella per fare gli gnocchetti sardi, semplice e facile da usare. Basta impastare e tirare la pasta in filoni sottili, che sono poi passati attraverso i rulli della macchina. E in un attimo gli gnocchetti sono belli e pronti!


Gnocchetti sardi con ragù di carne profumato alla birra
Dosi per 8/10 persone
Per gli gnocchetti
- 800 g di semola rimacinata di grano duro (io uso anche una miscela di questa e farina 00)
- 400 ml circa di acqua tiepida
 
Per il ragù di carne profumato alla birra
- 1,5 l di passata di pomodoro
- 100 ml di birra
- 500 g di macinato di bovino
- 2 salsicce di maiale
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 1 cipolla
- 5 cucchiai di olio d'oliva
- sale e pepe
E ancora
- 1 piccola scamorza passita
- Formaggio grattugiato
 
- Preparare gli gnocchetti. Fare la fontana e versarvi l'acqua. Iniziare ad impastare, addizionando poca farina per volta, quindi inserire il resto della farina, aiutandosi con un raschietto. Se serve aggiungere altra acqua. Lavorare bene l'impasto, deve risultare omogeneo, liscio e piuttosto sodo. Coprire con un canovaccio e lasciar riposare almeno 30 minuti (il riposo è essenziale affinché la pasta, lavorandola poi, non si ritiri).
- Prelevare piccole porzioni di impasto, e rollando con i palmi delle mani sul piano di lavoro, fare dei filoncini doppi come un dito mignolo; confezionare gli gnocchetti con la macchinetta, disponendoli man mano su guantiere di carta coperte da un leggero velo di farina.
 
 


- Preparare il ragù. Tagliare la carota ed il sedano a piccoli pezzi. Tritare la cipolla.
- In una casseruola (la mia leCreuset), saltare nell'olio il trito di cipolla, il sedano e la carota, quindi addizionarvi la carne macinata e le salsicce spellate e sbriciolate. Rosolare per alcuni minuti, rigirando con un mestolo in legno. Salare e pepare
- Sfumare con la birra, quindi versare la passata di pomodoro
- Cuocere a fiamma dolce per almeno 40 minuti (se decidete di passare gli gnocchetti al forno il ragù non deve addensare molto).
 
- Cuocere gli gnocchetti in abbondante acqua salata per circa 8 minuti (se non li ripassate al forno la cottura è di 10 minuti).
- Scolare e condire con alcuni mestoli del ragù preparato, la scamorza tagliata a cubetti e parte del formaggio grattugiato.
- In una pirofila da forno (la mia LeCreuset) versare uno o due mestoli di ragù e gli gnocchetti preparati. Completare con uno o due mestoli di ragù e una bella polverizzata di formaggio grattugiato.
- Coprire con alluminio ed infornare a 190°C per circa 20 minuti.
 
Nota
- Gli gnocchetti possono essere confezionati a mano utilizzando un rigagnocchi
- Gli gnocchetti possono essere preparati tranquillamente il giorno prima, una volta che si sono ben essiccati potrete trasferirli in un'unica guantiera.
- Gli gnocchetti possono essere surgelati, quindi tuffati direttamente nell'acqua bollente.

domenica 30 marzo 2014

Plumcake Yogurt e cioccolatini


Oggi un'idea golosa per riciclare la cioccolata. Pasqua sta per arrivare ed anche le tante uova che riceveranno i nostri bambini. Non tutte verranno mangiate, quindi ben vengano ricette di recupero, meglio ancora se proposte come sane e sostanziose merende.
Avevo dei cioccolatini da consumare. Quelli che finiscono nel vasetto in vetro, a far bella mostra di sé, senza mai essere presi. Li ho messi in questo cake che, inutile dirvi, è finito in giornata. La cosa bella è che i cioccolatini usati avevano un ripieno di cereali croccanti che ci siamo ritrovati a sgranocchiare nel dolce.


Plumcake yogurt e cioccolatini
Dosi per un cake da 24 cm Domo
- 250 g di farina 00
- 120-200 g di zucchero *
- 3 uova
- un vasetto (125g) di yogurt bianco
- 50 g di burro (sostituibile con 80 ml di olio di semi di arachidi)
- 4 cucchiai di latte
- un pizzico di sale
- 1/2 bustina di lievito per dolci
- 1 bustina di vanillina
- cioccolatini assortiti

- Battere bene le uova con lo zucchero fino a che diventano un composto gonfio e spumoso
- Aggiungere lo yogurt, il latte, il sale e la farina miscelata a lievito e alla vanillina (all'aggiunta di ogni ingrediente battere bene)
- Per ultimo addizionare il burro fuso freddo oppure l'olio a filo
- Sminuzzare i cioccolatini e addizionarli delicatamente alla massa.
- Trasferire in uno stampo da plumcake ben imburrato ed infarinato ed infornare a 170°C per 50 minuti in forno statico

Nota
- * la quantità di zucchero dipende dal tipo di cioccolatini che usate: se dolci vi consiglio la dose più bassa.

venerdì 28 marzo 2014

Crostata ai frutti di bosco


Quando è il loro periodo, raccolgo e congelo i frutti di bosco. Piccole quantità purtroppo, visti gli spazi. Qualche giorno fa ci ho fatto questa deliziosa crostata. Rispetto all'uso della solita marmellata qui la frutta è lasciata intera, quasi al naturale, il che conferisce al dolce un profumo ed un sapore molto intenso.
Naturalmente potrete utilizzare anche i frutti di bosco surgelati in vendita al super. Fa lo stesso.
Provatela, perché oltre ad essere di una semplicità unica è anche molto buona e con l'arrivo delle giornate calde il suo sapore fresco e pungente vi piacerà. 


Crostata ai frutti di bosco
Attrezzatura: padella antiaderente Domo e teglia per crostate Domo
- Per la frolla vedi qui, qui, qui
- 400 g di frutti di bosco (i miei congelati)
- 4-5 cucchiai di zucchero semolato

- Scongelare la frutta e versarla in un tegame antiaderente, addizionare lo zucchero e cuocere a fiamma dolce per circa 10 minuti. Spegnere e raffreddare.
- Preparare la frolla e lasciarla riposare in frigo
- Stendere la frolla su un piano leggermente infarinato e rivestire uno stampo per crostate ben imburrato (io metto un disco di carta forno sul fondo imburrato).
- Versare nel guscio di frolla la confettura preparata e decorare con la frolla rimasta.
- Infornare a 180°C fino a cottura della crostata
- Sfornare, raffreddare e cospargere, a piacere, di zucchero a velo.

mercoledì 26 marzo 2014

Panini alla birra

 
Non avendo molto tempo per fare il solito (lunghissimo) pane, ho voluto provare questa ricetta tratta dal libro di Paul Hollywood.
Veloce lo è davvero ed appena sfornati questi panini vanno a ruba. Dirvi però che il giorno dopo conservano quella morbidezza, quell'umido della mollica e quel sapore che solo il lievito madre sa donare, sarebbe una bugia. Ma ripassati al micro non sono male. Io vi lascio la ricetta. A voi la scelta di provarla.
Se poi cercate la versione con birra e lievito madre qui ne trovate una strepitosa, sempre dell'autore su citato.
 
 
 
Panini alla birra
Fonte ricetta: la magia del forno di Paul Hollywood
Dosi per due pagnotte da 7 panini
 
- 400 g di farina 0
- 100 g di farina integrale forte per pane (io ho usato semola rimacinata di grano duro)
- 10 g di lievito di birra secco (io ho usato una bustina di lievito mastrofornaio da 7 g)
- 10 g di sale
- 30 g di burro morbido
- 300 ml di birra rossa (per me Bavaria 8.6 Red )
 
- Miscelare le farine con il lievito e addizionare i 3/4 della birra con il burro ed il sale.
- Iniziare ad impastare, aggiungendo man mano la birra, poco per volta e fino a quando la farina non ne prende più (dovrete ottenere un panetto omogeneo e soffice, quindi potrebbe non essere necessaria tutta la birra o servirne qualcosina in più)
- Trasferire l'impasto nell'impastatrice o sul piano di lavoro ed impastare per almeno 10 minuti.
- Trasferire l'impasto in ciotola unta, coprire con un panno e lasciar lievitare per 1 ora (anche 2-3 se le temperature sono basse). Deve raddoppiare.
- Riprendere l'impasto e trasferirlo su un piano leggermente infarinato, sgonfiare e ripiegare per far uscire l'aria.
- Dividere l'impasto in 12 palline da 60 g l'una
- Sistemare, su una teglia con carta forno e polverizzata di farina, una pallina al centro e sei in cerchio, così per ogni forma di pane
- Chiudere ogni teglia in un sacchetto di plastica e lasciar lievitare ancora 1 ora
- Trascorso il tempo di lievitazione, polverizzare la superfice dei pani con la farina, praticare dei taglietti con le forbici ed infornare a 210 °C fino a doratura (circa 25-30 minuti).
 

 
 Con questa ricetta partecipo a Questa ricetta partecipa alla raccolta "panissimo di Marzo" di Sandra e Barbara

 

martedì 25 marzo 2014

Tagliatelle Verdi

 
Restando ancora in tema di pasta colorata (altre ricette le trovate qui, qui, qui e qui), oggi vi presento la pasta verde. Io la faccio con gli spinaci o con le bietole. Le proporzioni verdura/farina/uova sono sempre le stesse. Preferisco la cottura degli ortaggi al vapore perché restano più asciutti. Potrete anche sbollentarli, naturalmente, avendo cura però di strizzarli per bene. Con le proporzioni che vi riporto sotto io mi trovo bene, vario la quantità di farina principalmente in funzione della grandezza dell'uovo.
E come vi avevo già accennato in un precedente post, a breve potrò condividere con tutti voi qualcosa di molto speciale. Oramai manca poco. Poi saprete!
Saltapasta DOMO
Tagliatelle verdi
Dosi per circa 4 persone
- 200 g di bietole o spinaci lessati o cotti al vapore
- 200 g di farina (solo 0 oppure metà 0 e metà di semola rimacinata di grano duro)
- 1 uovo
 
Nota: potrebbe servire farina aggiuntiva in funzione della grandezza dell'uovo e dell'acqua contenuta nelle verdure. Con le dosi di cui sopra e per un uovo medio-grande io aggiungo circa 60-80 g di farina. Per un uovo piccolo attenetevi alle dosi indicate.
 
-  Tritare per bene le verdure (se sbollentate strizzarle per bene)
- Fare la fontana con le farine, rompere l'uovo al centro e battere con una forchetta.
- Aggiungere le verdure ed iniziare ad amalgamare la farina con una spatola, quindi impastare con le mani facendo in modo di assorbire tutta la farina e addizionando farina in più solo se dovesse servire.
- Lavorare la massa per almeno 5-6 minuti, fare una palla, coprire con un canovaccio e lasciar riposare almeno 30-40 minuti.
- Riprendere l'impasto, dividerlo in pezzi, appiattire ogni pezzo con le mani e passarlo in un leggerissimo velo di farina, quindi stendere la sfoglia con il mattarello o con la macchina per la pasta.
- Lasciare riposare le sfoglie all'aria ancora per una decina di minuti (questo eviterà di riempirle di farina dopo per non farle attaccare).
- Intagliare le tagliatelle con la macchina per la pasta o con un mattarello rigato (vedi uso in foto).
- Distribuire man mano le tagliatelle su vassoi di carta (se le sfoglie sono ben asciugate potrete anche evitare di mettere farina sotto).
 
Tagliatelle verdi alle bietole. Uso del mattarello rigato per intagliare la pasta.
Clicca sull'immagine per ingrandirla
Tagliatelle verdi alle bietole con speck, rosmarino e mandorle
- 80 g di speck in una sola fetta.
- Qualche rametto di rosmarino
- 50 g di burro
- 1 o 2 cucchiai di farina di mandorle
- 1 o 2 cucchiai di panna da cucina

- Cuocere le tagliatelle verdi (il tempo di cottura dipende da quanto doppie saranno le vostre tagliatelle, queste in foto erano piuttosto sottili e ci ho messo 5 minuti).
- In una saltapasta fondere il burro e saltarvi lo speck tagliato a cubetti piccoli, insieme agli aghi di rosmarino.
- Insaporire la pasta con il condimento, aggiungendo anche la farina di mandorle e la panna.

Tagliatelle verdi agli spinaci con burro, salvia e formaggio
- 100 g di burro
- Qualche foglia di salvia
- 50 g di grana grattugiato

- Fondere il burro e saltarvi la salvia.
- Cuocere la pasta (7 minuti per quella in foto), scolarla ed insaporirla nella padella con burro e salvia, aggiungendo il formaggio grattugiato.

domenica 23 marzo 2014

Biscotti variegati agli albumi




Anche se questo è per me il periodo delle crostate, ogni tanto mi prende anche la voglia di biscottare. In realtà questi li ho preparati un po' di tempo fa. Avevo degli albumi da consumare e l'occhio mi è caduto su una ricettina che faceva a caso mio sulla rivista piùDolci. Vi riporto la ricetta originale e le mie modifiche: io ho ridotto la quantità di burro, addizionando del latte, ho aumentato la quantità di albumi ed inserito il cacao per variegare i biscotti.
Avendo stravolto di un bel po' la ricetta vi posso solo dire come sono venuti i miei biscotti: buoni, non friabili come un classico biscotto al burro ma piuttosto morbidi, si sono mantenuti bene chiusi in contenitori ermetici ed hanno acquistato un sapore migliore il giorno dopo che li ho cotti.



Biscotti variegati agli albumi
Fonte: rivista piùDolci di febbraio 2014
- 250 g di burro morbido (io 100 g)
- 150 g di zucchero a velo (io 120 g)
- 40 g di albumi (io 100 g)
- 280 g di farina (io 200 g)
- 20 g di fecola
- 40 g di cacao amaro (mia aggiunta)
- 1 cucchiaio di latte (mia aggiunta)
- 40 g di nocciole tritate finissime (omesse)
- vaniglia
- 1 presa di sale

- Montare il burro con lo zucchero a velo e la vaniglia.
- Senza smettere di montare addizionare gli albumi.
- Setacciare sul composto le farine con la presa di sale e addizionare il latte.
- Dividere il composto a metà ed in una aggiungere il cacao mescolando per amalgamare il tutto
- Trasferire i composti in sacche da pasticcere con bocchetta a stella grande e formare i biscotti su placche rivestite di carta forno.
- Infornare a 170°C per circa 12-15 minuti, devono dorare leggermente i bordi (se preferite biscotti più croccanti cuocete un minuto in più)
- Sfornare e raffreddare su gratella

Note
- Le nocciole vanno aggiunte al composto dopo la farina.

sabato 22 marzo 2014

Torta Primavera


Per il suo onomastico, mia figlia Claudia mi ha chiesto una torta piena di fiorellini, naturalmente in rosa. L'ha poi voluta chiamare torta primavera, visto il bellissimo prato fiorito che abbiamo creato insieme. Si, perché lei non solo ha scelto il tema e le tonalità ma mi ha anche aiutato a decorarla. Sono sue le "sfere" in pasta di zucchero che decorano il bordo della torta, proprio come gli gnocchi che mi aiuta a fare.
A soli quattro anni ha una pazienza ed una voglia di fare incredibile! I dolci fatti con lei e per lei sono i migliori, dal sapore unico e magico. Sono quei dolci che anche se non perfetti hanno per me una bellezza incomparabile.
Una torta realizzata proprio con amore e che ha fatto la gioia della mia piccola. Il "lavoro" realizzato con la sua mamma da presentare con soddisfazione ai nonni.
Non potevo non dedicare questa torta alla nuova raccolta di Imma "i dolci del cuore".


Per questa torta ho voluto provare la base allo yogurt di Sara (lei bravissima) e la sua farcia alla crema pasticcera e Philadelphia. Io ho solo ridotto la quantità di Philadelphia ed ho aggiunto del Nesquik per renderla più cioccolatosa.



I fiorellini sono stati realizzati con i decoratori per fondente della dolcetteria di Marisa Laurito

Torta Primavera
Per la base allo yogurt (di Sara)
Dosi per una tortiera da 26cm (io ne ho usata una da 24 cm)
- 3 uova
- 4 vasetti di farina
- 2 vasetti di zucchero
- 1 vasetto di yogurt (125 g)
- mezzo vasetto di yogurt di semi
- mezzo vasetto di latte
- una bustina di lievito
- un pizzico di sale
Per la crema pasticcera
Crema pasticcera
- 4 tuorli
- 175 g di zucchero
- 40 g di farina
- 500 ml di latte
E ancora
- 150 g di Philadelphia
- 2/3 cucchiai da tavola di Nesquik
- 500 g circa di pasta di zucchero
- Coloranti alimentari
 
Preparare la base allo yogurt
- In una ciotola, mescolare le uova con lo zucchero con una frusta a mano o con quelle elettriche.
- Aggiungere lo yogurt, il latte e l'olio ed amalgamare bene, per ultima addizionare la farina setacciata con il lievito ed il pizzico di sale.
- Battere per ottenere un composto liscio ed omogeneo e versare nella tortiera imburrata ed infarinata
- Infornare in forno statico a 180°C per circa 35-40 minuti (la mia 45 minuti). Fare la prova stuzzicadenti.
- Sfornare, sformare e raffreddare su gratella.


Preparare la crema per la farcia
-  Bollire il latte
- Nel pentolino, lavorare i tuorli con lo zucchero e la buccia del limone fino a che il composto non diventa chiaro e spumoso
- Aggiungere la farina sempre mescolando con le fruste ed il latte a filo
- Portare a bollore la crema su fiamma dolce
- Trasferire in una ciotola di vetro, coprire con carta velina e  lasciar raffreddare
- Addizionare alla crema preparata la Philadelphia ed il Nesquik ed amalgamare bene
 
Assemblare la tota
- Tagliare la base in tre dischi e disporre il primo disco su un piatto da portata (io mi sono aiutata con un anello per torte), distribuire un primo strato di crema, quindi poggiarvi sopra il secondo disco, terminare con la restante crema e chiudere con il terzo disco.
- Lasciar riposare la torta in frigo per almeno 7/8 ore, in modo che si raffermi, quindi coprire con un leggero strato di panna
- Ricoprire con la pasta di zucchero e decorare.
 
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Imma  i dolci del cuore
 
 

giovedì 20 marzo 2014

Pane di semola rimacinata a lievitazione naturale


Da ragazzina aiutavo mia nonna a fare il pane. Tempo e fatica per impastare una massa enorme di pasta, con i pugni chiusi e fazzoletto in testa, A volte eravamo in tre a fare questo lavoro, "impastando insieme si dimezza la fatica", mi diceva lei. 
Ora faccio il pane due-tre volte a settimana. Piccole quantità e con l'aiuto delle impastatrici. Ma ci sono insegnamenti che non dimentico. Faccio tesoro di tutti i suoi consigli e ancora oggi, alla bella età di 94 anni, mi ripete sempre che il pane per essere buono deve avere il tempo di lievitare. Ed io lo lascio lievitare. Due volte e con tempi che variano in base alla stagione ed alle temperature. Il pane di sola semola rimacinata lo faccio lievitare addirittura tre volte. Solo così ottengo un prodotto profumato, leggero, dall'alveolatura piccola e disseminata; un pane che si mantiene perfetto anche dopo 3/4 giorni.
 

Pane di semola rimacinata a lievitazione naturale
- 600 g di semola rimacinata
- 500 ml scarsi di acqua
- 120 g di lievito madre attivo
- 10 g di sale

- In una ciotola mescolare il lievito madre con 3/4 dell'acqua e la farina. Iniziare ad amalgamare gli ingredienti addizionando altra acqua se serve, ma sempre poco per volta. Bisogna ottenere un panetto morbido, granuloso, non troppo appiccicoso, quindi non tutta l'acqua potrebbe servire.
- Trasferire la massa nella macchina del pane ed azionare l'impasto, addizionare anche il sale
- Se lavorate a mano, trasferire l'impasto sulla spianatoia e lavorare con i pugni per almeno 15 minuti.
- A fine impasto, porre la pasta in una ciotola unta e lasciar lievitare per circa 5 ore (deve distendersi e raddoppiare)
- Riprendere l'impasto e trasferire su un piano leggermente infarinato, sgonfiare con i pugni chiusi e fare due o tre volte le classiche pieghe, quindi fare una palla e riporre in ciotola per una seconda lievitazione di circa 3/4 ore
- Riprendere l'impasto che solo a questo punto risulterà soffice e leggero e sgonfiarlo con i pugni sul piano leggermente infarinato, fare uno o due pieghe, formare la pagnotta e porre su un canovaccio polverizzato con farina.
- Coprire bene e lasciar lievitare al caldo per circa 7-8 ore (io tutta la notte).
- Quando il pane è pronto fare delle incisioni, preriscaldare il forno a 200°C con una ciotolina di acqua ed infornare.

Note
- Qualunque metodo usiate per fare il vostro pane, questo è pronto per essere infornato quando si "spacca" sulla superficie.
- Per fare un pane così io parto dal mattino per arrivare a far lievitare la notte, quindi inforno al mattino molto presto.
- Riducendo i tempi di lievitazione di 1 ora su ogni passaggio si ottiene un pane con una mollica come quella della foto di sotto, con alveoli meno aperti ma numerosi. Sapore, profumo e conservazione non cambiano.



Con questa ricetta partecipo a Questa ricetta partecipa alla raccolta "panissimo di Marzo" di Sandra e Barbara

martedì 18 marzo 2014

Teglia di tagliolini colorata

Teglia LeCreuset


Adoro  fare la pasta a mano e questo, chi mi segue con costanza, lo avrà capito da tempo!
Mi piace sperimentare, creare nuove combinazioni di sapori, conoscere ed apprendere le tradizioni culinarie dei diversi luoghi.
Anni fa facevo pasta a mano per lavoro! Quella di sola semola, dal lavoro lungo e faticoso, tipica del mio paese di origine! Nel tempo quest'attività è diventata solo un vero e proprio piacere: fare la pasta a mano è oggi un modo per fare felice i miei cari, per stupire chi mi sta accanto, accontentare anche i più esigenti. Una gioia ed un divertimento che sto cercando di trasmettere a mia figlia, la quale adora impastare, tirare con le mani piccole strisce di pasta,  realizzare degli gnocchetti piccoli e rotondi, tutti uguali!
Forse, è proprio quando fai le cose con amore che queste ti ripagano inaspettatamente! Chi avrebbe mai immaginato che questa mia passione mi avrebbe un giorno permesso un nuovo, importante, traguardo, dopo quello della laurea e quello della nascita dei miei piccoli.
Un traguardo che a breve avrò il piacere di condividere con tutti voi! Adesso non posso dire di più anche se non sto nella pelle!
Oggi vi regalo questa idea di pasta, tutta colorata, una gioia per gli occhi e per il palato. Il mio condimento nasconde un po' i colori ma è una pasta che può essere tranquillamente presentata con condimenti semplici, come ho fatto qui, che ne evidenziano tutta la bellezza dei colori.
 


Teglia di tagliolini colorata
Dosi per 6 persone
Con me in cucina: LeCreuset
Per la pasta chiara
- 200 g di farina di semola di grano duro
- 2 uova
Per la pasta gialla allo zafferano
- 100 g di farina di semola di grano duro
- 1 uovo
- 1 bustina di zafferano
Per la pasta rossa al pomodoro
- 100 g di farina di semola di grano duro
- 1 uovo
- 1 cucchiaio abbondante di concentrato di pomodoro

Per il condimento
- Ragù al pomodoro
- Una confezione di panna da cucina
- Abbondante formaggio grattugiato
- Una piccola scamorza passita (facoltativo)
- Pepe

- Preparare ogni tipologia di pasta separatamente. Fare la fontana, rompere le uova al centro, battere con la forchetta per rompere l'albume e addizionare:
  •   lo zafferano sciolto in poca acqua calda
  •   il cucchiaio di concentrato di pomodoro
- Amalgamare la farina poco per volta, inizialmente con la forchetta, proseguendo poi con le mani, aiutandosi con un raschietto per la farina
- Impastare bene per ottenere un panetto morbido ed omogeneo e lasciar riposare per almeno 30 minuti, sotto un canovaccio pulito se la pasta è molto morbida, in una busta per alimenti se tendente al calloso.
- Stendere la pasta in una sfoglia sottile (tacca 4 della macchina tirasfoglie ma va bene anche la tre) e confezionare le tagliatelle


domenica 16 marzo 2014

Soufflé con funghi champignon e salsa alla zucca e gorgonzola


Il soufflé era una preparazione che aspettava di essere fatta ma per la quale non mi decidevo, per timore di non riuscire, per paura della lunghezza e della laboriosità. Avevo gli stampi da molto tempo ma li ho sempre usati per altre cose (come porta muffin ad esempio)! Poi, come spesso accade per quasi ogni sfida di MTC, ecco una prima volta che ti permette di sperimentare e provare.
Le cose sono più facili a farsi che a dirsi ed è stato proprio il caso del soufflé proposto da Fabiana per la sfida MTC di questo mese.
Facilissimo, buonissimo e mi è anche riuscito bene!! Pensavo di dover fare le foto ad un soufflé sgonfio, che tanto nel passaggio dal forno al tavolo non avrebbe retto. Ed invece eccolo li. Si è fatto pazientemente fotografare, afflosciandosi piano piano! Che soddisfazione e che bello affondare il cucchiaio in quella nuvola di leggerezza!
Mi piaceva molto l'idea del gorgonzola nella ricetta di Fabiana ma siccome non piace a mio marito ho deciso di trasferirlo nella salsetta che avevo in mente. Unica pecca sono gli champignon, che ho scelto di inserire nella preparazione di base, per quanto li ho triturati (in maniera grossolana però) se ne sono scesi sul fondo del soufflé. Ma nulla di grave a mio parere! La salsetta completa alla grande!



Soufflé con funghi champignon e salsa alla zucca e gorgonzola
Per 6 soufflé (a me ne sono usciti 8)
- 300 ml di panna fresca
- 3 cucchiai di maizena da minestra
- 30 g di burro + quanto basta per ungere gli stampi
- 6 uova medie (io 5 medio-grandi)
- 300 g di funghi chamignon
- Abbondante prezzemolo
- 1 aglio
- Sale e Pepe
- Formaggio per ricoprire i fondi ed i bordi degli stampi (io ho usato un formaggio molto stagionato grattugiato)

Per la salsetta alla zucca e gorgonzola
- 200 g di zucca
- 1 porro
- 2 patate piccole
- 1 cucchiaio di olio d'oliva
- Sale
- 80 g di gorgonzola dolce

- Preparare la salsetta. Sobbollire e a fiamma dolce la zucca tagliata e cubetti, il porro a rondelle e le patate sbucciate ed intere in acqua a sufficienza a coprirle (ho lasciato le patate intere perché non le ho usate per la salsetta ma solo per insaporire il brodo vegetale). Salare come raggiunge il bollore e addizionare l'olio d'oliva gli ultimi 5 minuti.
- Frullare la zucca ed il porro e addensare il passato in circa 150ml di brodo, quindi aggiungere il gorgonzola privato della crosta esterna e ridotto a pezzi piccoli. Tenere in caldo

- Preparare il soufflé. Con un pennello imburrare abbondantemente gli stampi, avendo cura di ungere bene il fondo, gli angoli ed il bordo. Cospargere con il formaggio grattugiato e riporre in frigo.
- Pulire gli champignon, tagliarli a fette e saltarti in padella con 1 cucchiaio di olio d'oliva e l'aglio, addizionare il prezzemolo lavato (io non l'ho tritato). Salare e pepare.
- Mescolare la maizena con poca panna fresca e portare a bollore il resto.
- Come la panna comincia a bollire, addizionare il mix di panna e maizena e continuare la cottura a fiamma dolce, continuando a mescolare, fino ad ottenere una crema spessa.
- Allontanare dalla fiamma, addizionare il burro mescolando sempre, quindi i tuorli, uno alla volta, aggiungendo il successivo solo quando il precedente è stato assorbito bene. Importante: mescolare bene con una frusta a mano ad ogni aggiunta di tuorlo.
- Sminuzzare ulteriormente i funghi, trasferirli al composto, salare e aggiungere altro pepe eventualmente.
- A parte montare gli albumi a neve non troppo ferma e aggiungerli in due/tre riprese il composto di uova e funghi, eseguendo movimenti dal basso verso l'alto per non sgonfiare la massa
- Trasferire negli stampi da soufflé ed infornare in forno caldo e statico, preriscaldato, a 200°C per circa 18 minuti (io li ho lasciati 20 minuti).
- Servire subito, accompagnati dalla salsa preparata e tenuta in caldo.


Con questa ricetta partecipo alla sfida MTC di marzo

venerdì 14 marzo 2014

Crostata con farina di castagne e farcia alla ricotta e rum


In questo periodo sto sfornano parecchie crostate! Faccio sempre così! C'è il periodo dei muffin, poi quello dei plumcake, quello delle brioches, poi quello dei biscotti. In questa fase vado a crostate. Sperimento nuove frolle e/o farce sfiziose.
Spulciando tra le ricette di Luca e Monica, i nuovi recipetionist di marzo, l'occhio mi è caduto su questa crostata con frolla di castagne e con olio d'oliva nell'impasto. Non potevo non provarla.
Vi consiglio di fare un salto sul bellissimo blog fotocibiamo. Oltre a tante belle ricette interessanti le foto sono incantevoli. Davvero bravi.
Che dire invece di questa crostata? Io l'ho replicata tale e quale. La frolla è un po' difficile da stendere, come avverte Monica stessa, ma con un po' di pazienza tutto riesce. In famiglia è piaciuta tanto. Mio marito mia ha suggerito un velo di marmellata nel guscio di frolla prima di versare la farcia. A voi la scelta. di come provarla.

 
Crostata con farina di castagne e farcia alla ricotta e rum
Stampo per crostate Guardini - Tagliabiscotti a farfalla Guardini
 
Per la frolla
- 200 g di farina di castagne
- 150 g di farina di 00
- 100 g di farina di riso
- 160 g di zucchero a velo
- i semi di mezza bacca di vanigli
- 160 g di olio d'oliva
- 40 g di acqua
- 1 uovo
- 1 pizzico di sale
Per la farcia
- 300 g di ricotta vaccina
- 85 g di zucchero a velo
- 2 uova
- 2 cucchiai di rum
 
- Fare la fontana con le farine, mettere al centro lo zucchero, il pizzico di sale ed i semi della bacca di vaniglia.
- A parte, frullare con il frullatore ad immersione il tuorlo, l'acqua e l'olio aggiunto poco per volta e a filo, fino ad ottenere una sorta di maionese da versare al centro della fontana
- Unire l'albume al resto degli ingredienti ed iniziare ad impastare con le dita
- Impastare bene per ottenere un panetto omogeno che avrà assorbito tutta la farina, avvolgerlo in pellicola e lasciar riposare in frigo per almeno 30 minuti.
- Preparare la farcia. Montare le uova con lo zucchero e lo zucchero fino ad ottenere una massa gonfia.
- Aggiungere la ricotta ed il liquore e mescolare
- Stendere la frolla ad uno spessore di pochi millimetri (io ho usato inizialmente un mattarello poi ho trasferito in teglia ed ho allargato con le mani.
- Versare la farcia nel guscio di frolla, decorare a piacere ed infornare a 180 °C per circa 35 minuti
 
Nota
- Con la frolla avanzata ho confezionato dei biscotti tirando la pasta a mezzo centimetro che ho infornato a 170°C per circa 12 minuti

Con questa ricetta partecipo a "the recipetionist" di marzo.

martedì 11 marzo 2014

Rotolo di Vitello con Noci, Nocciole e Castagne


Oggi una ricetta tipicamente invernale visti gli ingredienti. Questa preparazione l'ha vista mia suocera in televisione, non ricordo in quale programma (forse prova del cuoco). In ogni casa l'abbiamo fatta e rifatta perché è piaciuta davvero tanto!


Rotolo di vitello con noci, nocciole e castagne
Dosi per circa 4 persone
- 1 fetta di fesa di vitello dal peso di 700 g
- una decina di castagne
- 30 g di noci sgusciate
- 40 g di nocciole sgusciate e tostate
- Pane raffermo quanto basta
- 100 g di philadelphia
- Latte quanto basta
- 1 uovo
- 1 o 2 spicchi d'aglio
- Sale e pepe
- Abbondante prezzemolo
- 3 cucchiai di olio d'oliva
- Brodo vegetale o brodo di carne quanto basta
Per il contorno di champignon trifolati
- 500 g di champignon
- 2 spicchi d'aglio
- 4 cucchiai di olio d'oliva
- abbondante prezzemolo
- Sale e pepe

- Lessare le castagne partendo da acqua fredda (devono cuocere senza spappolarsi)
- Privare le castagne della buccia esterna e della pellicina, ridurle in piccoli pezzi ed aspettare che si raffreddino.
- Ammorbidire la mollica del pane raffermo in poco latte.
- Tritare grossolanamente le noci e le nocciole, fare lo stesso con il prezzemolo e l'aglio.
- In una terrina amalgamare le castagne, il trito di frutta secca, gli odori ed il pane ben strizzato; aggiungere l'uovo battuto, la philadelphia ed aggiustare di sale e pepe.
- Battere leggermente la fetta di carne e disporvi sopra il ripieno. Arrotolare il tutto e legare ben stretto con spago da cucina.
- Rosolare il rotolo in una casseruola capiente, rigirando per bene.
- Cuocere il rotolo per circa 1 ora e 30 minuti, addizionando il brodo poco per volta, a fiamma dolce e con coperchio.

Per il contorno
- Pulire gli champignon e tagliarli a fette, trasferirli nella casseruola con l'olio, l'aglio sbucciato e tritato (io lo lascio intero) ed il trito di prezzemolo. Cuocere a fiamma dolce per circa 15 minuti. Salare e pepare.
 
- Tagliare il rotolo cotto a fette sottili e servire con il contorno di champignon ed il sughetto di cottura della carne.

lunedì 10 marzo 2014

Tagliatelle rosse al burro, pecorino e bacche di ginepro


Le paste colorate si prestano bene a condimenti leggeri, che non ne coprano eccessivamente i sapori.
E' il caso di queste tagliatelle, fatte con triplo concentrato di pomodoro, dal sapore intenso, che non ho voluto coprire troppo con un condimento esagerato.
Quindi una semplice ripassata in padella con burro e bacche di ginepro e per completare del buon pecorino romano, che con il sapore deciso delle tagliatelle ci sta una favola.


Tagliatelle rosse al burro, pecorino e bacche di ginepro
Dosi per 4 persone
Per la pasta
- 300 g di farina di semola rimacinata
- 3 uova
- 1 cucchiaio da tavola colmo di triplo concentrato di pomodoro Mutti
Per il condimento
- 50 g di burro
- bacche di ginepro
- 40 g di formaggio pecorino

- Fare la fontana con la farina, rompervi al centro le uova e batterle con una forchetta
- Addizionare il triplo concentrato di pomodoro ed iniziare ad amalgamare questo con la farina e le uova
- Lavorare bene la pasta per ottenere un panetto omogeneo
- Avvolgere in un panno pulito e lasciar riposare per circa 30 minuti
- Riprendere la pasta, stenderla con il mattarello liscio (io ho preferito una sfoglia non eccessivamente sottile per avere tagliatelle più corpose) ed intagliare le tagliatelle (per quelle in foto ho usato un mattarello scanalato) e disporle man mano su un piano leggermente infarinato.
- Cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata
- In una saltapasta fondere il burro ed aggiungere le bacche di ginepro, quindi insaporirvi le tagliatelle con metà del formaggio pecorino
- Servire con altro formaggio pecorino

Note
- Consiglio anche l'accompagnamento di questa pasta con tartufo nero e parmigiano o grana.
- Ottima anche condita con della semplice panna da cucina.

domenica 9 marzo 2014

Praline sachertorte


Avevo fatto la base per la torta sacher, mio marito ha però detto che era un dolce che non gli piaceva poi tanto: troppo asciutto per i suoi gusti!
Non potevo quindi fare una torta e mangiarmela tutta da sola!
Allora, per recuperare la base e non allontanarmi troppo dalla ricetta,  ho voluto fare queste praline usando tutti gli ingredienti base per assemblare una sachertorte (confettura di albicocche e cioccolato fondente) con in più una generosa presenza del maraschino, liquore che adoro per la sua delicatezza ed il suo sapore. Ho completato con una ganache al cioccolato bianco, fatta riposare in frigo quel tanto che bastava a renderla più consistente. Volendo vi consiglio di decorare con sacca da pasticciere, così da rendere questi ciuffetti di cioccolato ancora più belli  (io ho fatto tutto di fretta).
 
Una vera goduria! Il marito ha apprezzato e questi sono finiti in un lampo.


Praline sachertorte
Base torta sacher
Fonte: Scuola di pasticceria - Torte al cioccolato
- 120 g di farina 0
- 4 uova
- 100 g di zucchero vanigliato
- 100 g di burro
- 120 g di cioccolato fondente
- 1/2 bustina di lievito
- un pizzico di sale
E ancora
- 100 g di cioccolato fondente
- 3 cucchiai di confettura di albicocche
- 2/3 cucchiai di liquore maraschino (o quello che preferite)
Per la ganache
- 50 g di cioccolato bianco
- 50 g di panna fresca
 
- Montare le uova con lo zucchero e la presa di sale per almeno 10 minuti.
- A parte fondere il cioccolato con il burro (io l'ho fatto al micro) e versare questi sulla battuta di uova.
- Setacciare sulla montata la farina ed il lievito
- Versare il composto in una tortiera ben imburrata ed infarinata ed infornare a 180°C in forno statico per almeno 45 minuti
- Sfornare e raffreddare la base su gratella per dolci
- Sbriciolare finemente la base oramai fredda, io ho usato le lame di un robot da cucina, e trasferire questa in una capiente scodella, versarvi il cioccolato fuso, la marmellata ed il liquore, impastando per ottenere un composto compatto ed omogeneo (assaggiate per verificare se preferite una maggiore quantità di liquore, di zucchero o di marmellata)
- Con le mani, prelevare piccole porzioni di composto e fare le praline, posizionandole nei pirottini di carta.
- A parte preparare la ganache portando quasi a bollore la panna, quindi spegnere e addizionare il cioccolato bianco a pezzi. Mescolare perché il tutto si amalgami e trasferire in frigo in maniera tale che la ganache si solidifichi quel tanto che possa essere usata per la decorazione.

venerdì 7 marzo 2014

Crostata coperta con crema diplomatica e confettura di fichi e mele

Confettura fichi e mela

Amo fare le crostate! In particolare inventarmi nuove frolle e farciture. Il dolce che vi presento oggi nasce dall'esigenza di consumare un po' di crema avanzata dalla torta mimosa e della conserva di fichi e mele avanzata da una precedente crostata (che poi vi posto). Fortuna che mi ritrovo sempre residui di frolla congelati, pertanto ho potuto fare una prova in piccolo.
Ammetto che non avevo molta fiducia su quello che ne sarebbe uscito, ma mi sbagliavo! La crostata ci è talmente piaciuta che ho voluto ripetere il tutto in grande così da far provare questo dolce ad amici e parenti, anche loro rimasti entusiasti della sua golosità!
Vi consiglio di provarla, anche con altre confetture, come quella di more o di fragole! E' davvero ottima e sono certa vi conquisterà!


Crostata diplomatica con crema diplomatica e confettura di fichi e mele
Dosi per uno stampo per crostata Guardini da 24 cm di diametro e 4 crostatine in stampi Guardini da 12 cm

Per la frolla allo strutto e latte
- 500 g di farina
- 3 uova
- 160 g di zucchero semolato
- 3 cucchiai di strutto/sugna (circa 60 g)
- Latte quanto basta
- 1 cucchiaino di lievito per dolci (facoltativo)
Per la crema diplomatica
- 2 tuorli
- 250 ml di latte
- 20 g di farina
- 85 g di zucchero
- la buccia di un limone
- 200 ml di panna da montata
 Inoltre
- Confettura di fichi e mele


- Preparare la frolla. Fare la fontana con la farina e lo zucchero, rompervi al centro le uova e batterle con una forchetta.
- Aggiungere lo strutto ed il latte (inizialmente 2/3 cucchiai da tavola) ed iniziare ad impastare per ottenere un panetto omogeneo, aggiungendo altro latte (sempre un cucchiaio alla volta) se serve.
- Avvolgere in pellicola e lasciar riposare in frigo per circa 30 minuti.
Preparare la crema diplomatica. Portare quasi al bollore il latte con la buccia del limone
- In una casseruola dai bordi alti, lavorare i tuorli con lo zucchero con una frusta e a mano, fino ad ottenere una massa gonfia e spumosa, quindi addizionarvi la farina e poi il latte a filo, continuando a lavorare con la frusta per evitare la formazione di grumi
- Riportare la casseruola sul fuoco ed addensare la crema
- Montare la panna ed aggiungerla alla crema fredda
- Stendere la frolla negli stampi ben imburrati ed infarinati, bucherellarne il fono e distribuirvi la confettura di fichi e mele, sopra di queste versare la crema diplomatica.
- Fare dei dischi di copertura con la frolla avanzata  e ripiegare il bordo della crostata sopra di essi.
- Infornare le crostate a 180°C per circa 35/40 minuti per la grande e 20/25 minuti le piccole
- Sfornare, raffreddare e polverizzare con lo zucchero a velo
 

mercoledì 5 marzo 2014

#BUONOBUONISSIMO VENCHI


Da qualche giorno è partita la nuova Campagna #BUONOBUONISSIMO VENCHI!
Ogni mese vi presenterò alcuni degli eccellenti prodotti Venchi reinterpretandoli a modo mio in uno scatto fotografico che ne rappresenti lo spirito.
Le bellissime confezioni di queste tavolette di cioccolato mi hanno subito fatto pensare alle donne e alla primavera.
 
In attesa del divertentissimo video che la Venchi ha preparato per questa campagna vi lascio alle simpatiche parole che ci accompagneranno nell'orchestra di BUONOBUONISSIMO!
 
Buono buonissimo
 Sano sanissimo
 Bianco dolcissimo 
Nero amarissimo
 Nocciolatissimo
Delicatissimo
 Sempre più issimo 
di qualità
 Solo la vostra golosità potrà 
cantare questa bontà di
 qualità
 di qualità
 di qualità
 
Vi invito inoltre a fare un salto sui canali ufficiali della Venchi
 

martedì 4 marzo 2014

Torta Mimosa

Festa della donna

Una connessione un po' altalenante e intoppi vari mi hanno tenuta lontana dal web in questi giorni. Tante ricette di amiche blogger da leggere e altre da proporvi io stessa. In questi giorni ho sfornato pane, fatto pasta a mano e naturalmente tanti dolci.
Parto con questa torta mimosa che qui sul blog era già presente ma la foto (e la torta) faceva pena e questa volta ho voluto corredare il post di un piccolo tutorial. Per la serie, tutto può migliorare!


Torta mimosa all'ananas
Dosi per una torta da 24 cm di diametro
Attrezzatura: anello torte regolabile Guardini

Pandispagna
- 5 uova
- 150 g di zucchero
- 200 g di farina 0
- 1/2 bustina di lievito (facoltativa)
Crema per la farcitura
- 4 tuorli
- 500 ml di latte
- 40 g di farina
- 175 g di zucchero
- la buccia di un limone
- 400 ml di panna da montata
- 5 fette di ananas in scatola
Bagna
- 150 ml di sciroppo d'ananas
- 80 ml di liquore maraschino
 
- Preparare il pandispagna. Battere le uova con lo zucchero per almeno 15 minuti o fino ad ottenere una massa gonfia e cremosa che "scrive".
- Addizionare la farina ed il lievito setacciati, poco per volta e mescolando con un cucchiaio di legno, dall'alto verso il basso per non smontare il composto di uova
- Imburrare ed infarinare una tortiera dai bordi alti da 24 cm di diametro, alzare ulteriormente i bordi con della carta forno* (leggi nota)
- Versare il composto ed infornare in forno caldo e statico a 160 °C per 40 minuti circa (vale la prova stecchino).
- Sfornare e raffreddare su gratella
- Preparare la crema per la farcitura. Portare quasi al bollore il latte con la buccia del limone
- In una casseruola dai bordi alti, lavorare i tuorli con lo zucchero con una frusta e a mano, fino ad ottenere una massa gonfia e spumosa, quindi addizionarvi la farina e poi il latte a filo, continuando a lavorare con la frusta per evitare la formazione di grumi
- Riportare la casseruola sul fuoco ed addensare la crema
- Montare la panna ed aggiungerla alla crema fredda
- Tagliare l'ananas a pezzi ed aggiungere anche questa alla crema fredda
- Preparare la bagna. Mescolare il succo d'ananas con il liquore


- Assemblare il dolce. Tagliare il pandispagna in tre dischi, conservando quello centrale per la copertura.
- Disporre il disco di base su un piatto di portata, meglio se munito di anello regolabile per dolci
- Pennellare la base con la bagna preparata
- Tagliare il bordo esterno del disco centrale del pandispagna e ridurre questo prima a striscioline poi a tocchettini (vedi foto)


- Versare metà della crema preparata sul primo disco e coprire con il secondo disco, pennellare anche questo con la bagna al liquore
- Rimuovere il cerchio per torte e coprire il dolce con la crema rimasta, quindi con i cubetti di pandispagna preparati
- Riporre in frigo e lasciar riposare
 
Note
- A piacere potrete spruzzare di bagna al liquore anche i cubetti esterni del dolce
- A piacere potrete anche polverizzare il secondo disco di pandispagna e distribuirlo sul dolce dopo aver steso la crema
- * Per ottenere un pandispagna più alto dal quale ricavare un disco per la copertura a dadini ho preparato una dose con 5 uova che per uno stampo da 24 cm, con della carta forno disposta a cerchio sulle pareti dello stampo ho alzato il bordo della tortiera; in cottura quindi il pandispagna ha superato il bordo ma si è mantenuto dritto senza fare l'effetto "fungo".


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