mercoledì 28 febbraio 2018

Cestini di polenta con broccoli, salsiccia e funghi


Quando preparo la polenta abbondo sempre con le quantità perché mi piace utilizzare gli avanzi in vari modi. 
Questa volta ho approfittato dell'utilissimo stampo Formasil della Pavonidea per realizzare questi cestini di polenta con broccoli, salsiccia e funghi.
Naturalmente il ripieno è a vostra fantasia. Ad esempio, potrete anche preparare della polenta direttamente con i broccoli e realizzare questi cestini da riempire poi con fondute di formaggi, carni, verdure e tutto quello che vi piace. 


Cestini di polenta con broccoli e salsiccia
Con me in cucina Pavonidea

Per i cestini di polenta 
- 250 g di farina di farina per polenta
- 1 litri di acqua
- sale


-Portare a ebollizione l'acqua salata, poi versare a filo la polenta e mescolare continuamente, per evitare la formazione dei grumi.
- Cuocete la polenta, sempre rimestando, per circa 10 minuti se usate polenta istantanea, circa 40 per quella bramata.
- Spegnete e lasciate intiepidire la polenta
- Prelevate piccole porzioni di polenta e trasferitele in uno stampo per tartellette, per me lo stampo Formasil della Pavonidea, pressando per dare bene la forma.
- Lasciate raffreddare bene la polenta prima di sformala dagli stampi

Nota
- I cestini di polenta si mantengono bene in frigorifero anche per alcuni giorni.


Per il ripieno di broccoli salsiccia e funghi
- 200 g di salsiccia di pollo
- 1 bel mazzo di broccoli
- 300 g di funghi champignon
- 1 spicchio d'aglio
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale
- pepe 


- Spuntate e lavate i broccoli in acqua fredda
- Scottate i broccoli in acqua bollente salata, poi scolateli. 

Nota: potrete cuocere la polenta anche nell'acqua di cottura dei broccoli e aggiungere questi ultimi a metà cottura, in questo modo averte dei cestini di polenta ai broccoli.

- Pulite i funghi, lavateli sotto acqua fredda e trasferiteli in una larga padella ad asciugare.
- Quanto tutta l'acqua di vegetazione sarà evaporata, addizionate l'olio, lo spicchi d'aglio, la salsiccia tagliata a stocchetti e lasciate cuocere a fiamma viva per 7-8 minuti.
- Aggiungete anche i broccoli, aggiustate di sale e pepate
- Proseguite la cottura ancora 3-4 minuti
- Spegnete e riempiete i cestini con il condimento di broccoli, salsiccia e funghi
- Servite caldi o tiepidi. 



lunedì 26 febbraio 2018

Vellutata di patate e porri, con funghi champignon e semi di quinoa


Fa freddo! 
In molte regioni italiane sta nevicando! Anche qui da me, dove la neve arriva raramente, da un paio d'ore un bellissimo manto bianco sta coprendo tutto il verde della campagna. 
E mentre stiamo in casa al calduccio, godendoci lo spettacolo da dietro i vetri, preparo biscotti e mi ingegno per un primo pasto caldo e coccoloso.
In questi giorni di freddo non c'è niente di meglio di una calda e fumante vellutata.
Questa che vi posto oggi è molto semplice: solo porri e patate, pochi condimenti e tanto sapore; i funghi champignon con i semi di quinoa regalano ancora più gusto e bellezza a questa portata. 


Vellutata di patate e porri, con funghi champignon   e semi di quinoa 
Dosi per 4 persone
- 4 patate grosse
- 2 grossi porri
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
-  Sale
- Brodo caldo quanto basta (il mio preparato con una costa di sedano, una piccola cipolla, 1 carota)
Per i funghi champignon
- 400 g di funghi champignon
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 spicchio d'aglio
- Sale
- Pepe
E ancora
- 3 cucchiai da tavola di semi di quinoa

Prepariamo i funghi
- Pulite e lavate i funghi, poi asciugateli in una larga padella, senza condimenti, e  quando tutta l'acqua di vegetazione sarà evaporata aggiungete l'olio e lo spicchio d'aglio.
- Cuocete i funghi per 5-6 minuti, salate e pepate
- Spegnete e lasciate in caldo

Prepariamo la vellutata
- Pulite e tagliate a rondelle i porri
- Pelate e tagliate a tocchetti le patate
- Fate appassire le rondelle di porri nell'olio caldo, poi addizionate i tocchetti di patate e lasciate insaporire un paio di minuti.
- Coprite con brodo vegetale caldo e lasciate cuocere a fiamma media per 20 minuti circa o finché le patate saranno diventate tenere.
- Frullate il tutto con un frullatore a immersione e aggiustate di sale

Serviamo la vellutata
- Distribuite la vellutata in 4 piatti fondi o tegamini di coccio
- Dividete per ogni porzione i funghi champignon e cospargete con i semi di quinoa
- Servite la vellutata calda


venerdì 23 febbraio 2018

Torta al succo d'arancia senza uova, senza burro e senza latte

Alzata dolci Pavonidea 

Da un po' di tempo a questa parte mi sto dilettando in ricette senza questo o senza quello.  
Inizialmente sono state proprio delle intolleranze alimentari che mi hanno colpita a spingermi verso questa nuova strada, ma pian piano ci ho presto gusto e sto facendo tante belle scoperte culinarie alternative. 
Nel post precedente vi ho presentato il tiramisù senza uova, oggi invece vi lascio la ricetta di questa torta al succo d'arancia senza uova, senza burro e senza latte. 
Vi assicuro che, non nonostante la mancanza di ingredienti che in genere danno una certa consistenza e un certo sapore, questa torta è comunque gustosa, umida e anche bella da vedere. Io l'ho fatta ben tre volte in una settimana, anche negli stampi con forme particolari in silicone, ed esce sempre perfetta. 
Questa torta è anche velocissima da fare, serve solo una scodellina, può essere lavorata con le fruste a mano: praticamente il procedimento è uguale a quello dei muffin. 
Provatela e fatemi sapere. 



Torta al succo d'arancia senza uova, senza burro e senza latte
Dosi per una tortiera da 24 cm di diametro: la mia è in silicone della Pavonieda

- 250 g di farina 00
- 300 ml di succo d'arancia
- la buccia grattugiata di un'arancia bio
- 120 g di zucchero semolato
- 50 ml di olio di semi
- 1 bustina di lievito per dolci
- abbondanti gocce di cioccolato



- Pesate tutti gli ingredienti secchi: farina, lievito e zucchero e trasferiteli nella scodellina
- Aggiungete il succo dell'arancia, l'olio di semi e mescolate con la frusta in modo da amalgamare tutti gli ingredienti.
- Addizionate per ultimo le gocce di cioccolato e la scorza grattugiata dell'arancia
- Mescolate ancora e versate in tortiera
- Infornate la torta, in forno già caldo, a 180°C per circa 30 minuti
- Sfornate la torta, lasciatela intiepidire e sformatela su un piatto da portata (per me la bellissima alzata bianca Pavonitalia)


mercoledì 21 febbraio 2018

Tiramisù senza uova


Da anni preparo il tiramisù senza uova. In verità, io preferisco la ricetta classica, ma trovo questa versione "senza" più leggera e più adatta ai bambini, per quanto ci sia tanto caffè all'interno.
Il tiramisù senza uova è un dolce semplice e veloce da realizzare e può essere arricchito con pezzi di cioccolato, torrone o frutta secca. 
A voi la mia ricetta. 


Tiramisù senza uova
- 2 pacchi di biscotti savoiardi (800g circa)
- 200 ml di panna per dolci già zuccherata
- 250 g di mascarpone
- 2 macchinette caffè da 6 tazze
- 3 cucchiai di zucchero semolato
- facoltativo: 1 tazzina da caffè di liquore vermouth
- Cacao amaro per la copertura

Procedimento
- Preparate il caffe e versatelo in una scodellina, zuccheratelo subito con 2 cucchiai di zucchero (la quantità di zucchero è a vostro gusto), mescolate e fate raffreddare bene. Se preferite la versione liquorosa, aggiungete a questo punto il vermouth.
- Lavorate con le fruste elettriche il mascarpone con 1 cucchiaio di zucchero (anche qua la quantità di zucchero sarà a vostro gusto), poi addizionate la panna e continuate a lavorare finché si sarà formata una crema soda.
- Disponete i savoiardi nel piatto scelto e bagnateli con il caffè, coprite con la crema, poi disponete una nuova fila di savoiardi; procedete in questo modo fino a esaurimento degli ingredienti.
- Polverizzate la superficie del tiramisù con cacao amaro, utilizzando un setaccio a maglie strette
- Conservate in frigorifero il tiramisù fino al momento di servire.


domenica 18 febbraio 2018

Ricette sane e leggere: la crema di zucca



Il tempo delle zucche sta volgendo al termine, almeno per me che seguo la stagionalità dei prodotti orticoli. Questo inverno mi sono preparata spesso creme a base di zucca, variando ogni volta gli ingredienti per accompagnare l'amato ortaggio arancione. 
Una delle mie preferite è questa che vi posto oggi, dove il sapore deciso della zucca si amalgama alla perfezione a quello delicato dei porri e a quello intenso del sedano. Una ricetta sana e leggera, ottima per stare in forma, sentirsi bene e mangiare con gusto. Questa ricetta è ideale anche per i più piccoli: delicata ma saporita, questa crema può essere anche aggiunta alla pasta. 
A voi la mia ricetta sana e leggera: la crema di zucca. 




Con una ricetta a base di ortaggi, colgo anche l'occasione per ringraziare la redazione di "Più Cucina" per la bella recensione fatta al mio libro
"Il tuo orto in cucina in autunno e in inverno". 
Il numero di febbraio-marzo della rivista è in edicola, con tante bellissime ricette. 



Crema di zucca 
Dosi per 4 persone
- 1 Kg di zucca pulita
- 1 piccola patata
- 700 ml di brodo vegetale 
- 1 costa di sedano
- 2 porri 
- Sale 
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva 

- Tagliate a cubetti la zucca e la patata.
- Fate a rondelle i porri e tritate finemente il sedano
- Fate appassire le rondelle di porro e il sedano tritato nell'olio, poi addizionate il resto degli ortaggi
- Lasciate insaporire per qualche minuto a fiamma media, poi coprite con il brodo vegetale caldo
- Lasciate cuocere gli ortaggi per una ventina di minuti, o comunque finché saranno diventati teneri
- Riducete il tutto a crema con un frullatore a immersione
- Aggiustate di sale se serve e servite la vostra crema calda


giovedì 15 febbraio 2018

Pomponette con ripieno cremoso al liquore strega


Lasciandomi ispirare da questi cioccolatini al limoncello di Mariabianca, ho realizzato queste pomponette con ripieno cremoso al liquore strega.
La ricetta è un po' diversa ma è giusto citare la fonte di ispirazione.

Le pomponette sono dei piccoli cioccolatini dalla tipica forma a semisfera, il cui guscio e ripieno può essere realizzato nei modi più disparati.
Nel mio caso ho optato per un guscio di cioccolato fondente e un ripieno di cioccolato bianco, panna e liquore strega.
Per la realizzazione delle pomponette ho utilizzato questo praticissimo stampo della Pavonidea, facilissimo da usare (anche per chi come me è alle prime armi); molto pratico anche durante la sformatura dei cioccolatini che è davvero molto semplice e veloce.
A voi la mia versione di questi golosi cioccolatini. 


Pomponette con ripieno cremoso al liquore strega
dosi per 40 cioccolatini circa
- 400 g di cioccolato fondente (il cioccolato è in eccesso ma verrà recuperato durante il procedimento)
- 200 ml di panna per dolci
- 240 g di cioccolato bianco
- 1/2 bicchierino da caffè di liquore strega (il sapore è così bello forte)

Stampo per Pomponette e piatto dessert Pavonidea



Prepariamo i gusci di cioccolato
- Fondete il cioccolato fondente al bagnomaria
- Pennellate gli stampi per pomponette e ponete in frigo per 10 minuti circa
- Riprendete gli stampi e pennellate nuovamente con il cioccolato, riponete ancora in frigorifero per 10 minuti.


- Prepariamo il ripieno
- Portate quasi a bollore la panna per dolci poi spegnete e addizionate il cioccolato biancro, mescolate il tutto fino a ottenere una crema omogenea
- Lasciate intiepidire poi addizionate il liquore strega
- Riprendete i gusci dal frigorifero e versate all'interno il ripieno (attenzione a non arrivare fino al bordo perché dovrete creare la base con il cioccolato fondete)


- Ripassate il cioccolato fondente al microonde e versatelo sullo stampo per pomponette, passando tutta la superficie con una spatola di plastica per eliminare il cioccolato in esubero e rendere liscia la base del cioccolatino.
- Riporre lo stampo in frigorifero e lasciare rassodare (un paio d'ore) prima di sformare le pompolette.

Nota:
- Il cioccolato in esubero può essere tranquillamente recuperato per future ricette
- Se volete cimentarvi anche nel temperaggio del cioccolato allora seguite le istruzioni a questo post


martedì 13 febbraio 2018

Torta con farina di avena, senza burro


Il dolce che vi presento oggi è adatto alle persone con intolleranza alle farine di frumento e al lattosio. 
Ho dosato gli ingredienti con il vasetto dello yogurt delattosato e ho usato della confettura di albicocche per rendere il dolce ancora più goloso. 
Siccome oggi è Carnevale, non potevo non rendere il tutto più allegro e colorato con dei bellissimi confettini di zucchero. 
In poche parole, anche se fatta con farine speciali, questo dolce non ha nulla da invidiare, in fatto di gusto, sapore e presentazione, a quelli realizzati con farine di frumento, latte e burro. 
Unico accorgimento è la delicatezza che dovrete avere quando sformate la torta che non ha una solida stabilità di struttura (cosa che si nota anche in foto), dovuta per l'appunto all'uso della sola farina di avena e dell'amido di mais. 


Torta con farina di avena, senza burro
Dosi per una tortiera da 24 cm di diametro
- 3 uova
- 2 vasetti di farina di avena
- 1 vasetto di amido di mais
- 1 vasetto di yogurt delattosato
- 1 vasetto di zucchero semolato
- 1 vasetto di olio di semi
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 cucchiaio di confettura di albicocche
E ancora
- Confettura di albicocche per pennellare
- Confettini colorati

- Battete le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto gonfio e chiaro, poi addizionate lo yogurt delattosato, continuando a battere.
- Aggiungete anche l'olio a filo, sempre continuando a battere
- Versate ora la farina di avena, l'amido di mais e il lievito, sempre battendo il composto con le fruste
- Per ultimo aggiungete la confettura di albicocche
- Versate il composto in una teglia imburrata e infarinata e infornate a 180°C per circa 35 minuti
- Sfornate il dolce e fatelo raffreddare prima di sformarlo
Attenzione: i dolci fatti con queste farine hanno una consistenza molto delicata, ecco perché dovrete aspettare che si raffreddino bene prima di sformarli. 
- Sformate il dolce e disponetelo su un piatto da portata, poi pennellate con della confettura tiepida e cospargete di confettini colorati.


venerdì 9 febbraio 2018

Rotolo di pasta biscotto con crema al limone e panna: idea dolce per il Carnevale


Le foto non sono proprio bellissime e infatti ero indecisa se pubblicare o meno questa ricetta. 
Ma il dolce merita davvero: dal vivo è molto più carino e simpatico, la pasta biscotto della mia amica Aria è una favola e la crema una vera delizia.
Inoltre, con questa simpatica e colorata decorazione potrete creare un dolce allegro e goloso per il Carnevale. 


Rotolo di pasta biscotto con crema al limone e panna
Per il rotolo di pasta biscotto (ricetta da Aria in cucina)
- 5 uova
- 100 g di zucchero semolato
- 100 g di farina

Per la crema al limone e panna (la dose è per due rotoli)
- 1/2 litro di acqua
- 2 uovo
- La buccia e il succo di 1 limone biologico
- 150 g di zucchero semolato
- 50 g di fecola
- 100 ml di panna da cucina

E ancora
- Zuccherini colorati e caramelle gommose per la decorazione

Prepariamo la pasta biscotto
- Separate i tuorli dagli albumi e lavorate a neve ferma questi ultimi
- A parte, lavorate i tuorli con lo zucchero.
- Aggiungete la farina e incorporatela delicatamente al composto di uova e zucchero
- Per ultimo addizionate gli albumi
- Stendete il composto su una leccarda rivestita con carta forno e infornate a 170°C per circa 12 minuti
- Sfornate e rovesciate la pasta biscotto su un canovaccio cosparso di zucchero, staccate la carta forno e arrotolate subito a rotolo

Prepariamo la crema al limone e panna
- Mescolate l'uovo con lo zucchero, la buccia e il succo del limone e la fecola in un pentolino capiente.
- Aggiungete l'acqua poco per volta mentre mescolate.
- Fate addensare la crema a bagnomaria
- Spegnete e lasciate raffreddare, coprendo con pellicola alimentare.
- Montate la panna
- Dividete la crema a metà e addizionate la panna montata

Comporre il rotolo
- Aprite la pasta biscotto
- Spalmate i 2/3 della crema e arrotolare di nuovo
- Disponete il vostro rotolo su un piatto da portata e spalmate sull'esterno la crema rimasta.
- Decorate con gli zuccherini colorati e le caramelle.





lunedì 5 febbraio 2018

Farina di zucca ecco come farsela in casa


Mi piace consumare gli alimenti seguendo la loro stagionalità, questo per beneficiare al meglio dei principi nutritivi in essi contenuti, ma anche perché ogni stagione ha la sua carrellata di frutta e verdura da usare al momento.
Con febbraio, pertanto, cerco di consumare le zucche prodotte nel nostro orto, anche perché a breve i semi contenuti al loro interno inizieranno a germogliare e la polpa delle zucche perderà in consistenza e qualità. Oltre alle tante conserve già fatte, tra cui quella della confettura di zucca e  quella della zucca in agrodolce, quest'anno mi sono dilettata nella disidratazione della polpa del mio ortaggio preferito per farne della farina. 

La farina di zucca è oggi facilmente reperibile in tutti i supermercati ma a un prezzo davvero esagerato. Per questo oggi vi spiego come fare in casa questo prodotto che può avere diverse utilizzi: crepes, biscotti, creme, gnocchi, pasta fresca all'uovo, pani e così via.
Ovvio che è preferibile consumare la zucca cosi com'è, in maniera da beneficiare di tutta la sua acqua in essa contenuta. Ma se come me avete zucche in esubero e non volete che queste vadano a male, allora guardate a questo sistema come a un metodo di conservazione dell'ortaggio arancione. 

Ho disidratato la zucca con un essiccatore casalingo, nulla vieta di farlo con un normale forno, ma con tempi e costi, purtroppo, più lunghi. 
Unico neo è che, contenendo molta acqua di partenza, la resa in prodotto finito è piuttosto bassa; otterrete però una farina molto profumata, quindi vi basteranno pochi grammi per colorare e dare sapore alle vostre ricette. 


Farina di zucca
- Zucca quanto basta

Procedimento
- Lavate la zucca e tagliatela a metà
- Prelevate, con l'aiuto di un cucchiaio i semi e ripulite questi ultimi dai filamenti*
- Eliminate la buccia della zucca e tagliate il resto dell'ortaggio in fette sottili pochi millimetri (più sottili le tagliate e meno tempo impiegherà la zucca ad asciugarsi, però attenzione a che le fette siano tutte dello stesso spessore)

Con essiccatore 
- Rivestite i cassetti dell'essiccatore con della carta forno pulita e adagiate le fettine di zucca, senza sovrapporle troppo.
- Essiccate le fette di zucca impostando la temperatura a 50°C per un tempo di circa 12-18 ore.


Con forno casalingo
- Se procedete con il forno casalingo, allora sistemate le fette di zucca sulle teglie da forno rivestite con carta forno. 
- Essiccate le fette di zucca alla temperatura minima del forno, meglio se con funzione ventilato, fino a completa disidratazione.


        Le fette di zucca sono  pronte quando risulteranno secche e si sbricioleranno tra le mani (VEDI  FOTO SOPRA)

- Macinate con un macina caffè le fette di zucca e disponete la farina ottenuta sulla teglia rivestita di carta forno oppure nell'essiccatore.
- La zucca macinata avrà ancora dell'umidità residua che dovrete fare evaporare per garantire una lunga durata alla vostra farina.
- Lasciate asciugare la zucca macinata 30 minuti in forno caldo ma spento (io avevo da poco sfornato un dolce, quindi ho anche lasciato lo sportello aperto) oppure in essiccatore alla temperatura minima.
- A questo punto potrete lasciare la vostra zucca così com'è, e cioè macinata a grana grossa (VEDI FOTO SOTTO A SINISTRA), oppure macinarla nuovamente per ottenere un prodotto più fine (VEDI FOTO SOTTO A DESTRA).



Conservate la farina di zucca in barattoli a chiusura ermetica.

Note
- Se ben disidratata questa farina si conserva per mesi. 
- I semi possono essere tostati per essere mangiati come snack, oppure conservati per essere seminati da aprile a giugno, in relazione alla vostra zona climatica. 
- I filamenti possono essere disidratai insieme alla polpa della zucca

domenica 4 febbraio 2018

Crostata con frolla agli albumi, crema pasticcera e amarene

Piatti per dessert Pavonidea
 Con la frolla agli albumi che vi ho presentato in un recente post ci ho fatto diversi dolci, tra cui questa crostata con crema pasticcera e amarene. 
Un dolce dalla consistenza morbida, piacevole e golosa. 


Crostata con frolla agli albumi, crema pasticcera e amarene
Dosi per una crostata da 24 cm

Per la frolla agli albumi (la mia aromatizzata al limone) vedi ricetta qui
Per la crema pasticcera
- 500 ml di latte
- 4 tuorli
- 175 g di zucchero semolato
- 40 di fecola (50 per una crema più densa)
- La buccia di 1/2 limone
- 1/2 bacca di vaniglia o qualche goccia di essenza
E ancora
- Amarene sciroppate
- 1 tuorlo d'uovo per pennellare (facoltativo, potrete utilizzare anche latte)
- Zucchero semolato oppure zucchero di canna

Con me in cucina stampi e accessori Pavonidea

Procedimento
- Prepariamo la frolla come indicato qui e facciamola riposare in frigorifero.
- Prepariamo anche la crema pasticcera come indicato a questo link
- Riprendiamo la frolla e stendiamola su un piano leggermente infarinato allo spessore di 1/2 cm
- Ritagliamo un primo disco che ci servirà per rivestire il fondo di una tortiera (se usate come me stampi in silicone non avrete bisogno di imburrare e infarinare).
-Bucherelliamo il fondo della frolla con i rebbi di una forchetta e versiamo la crema
- Distribuiamo le amarene sciroppate sulla crema
- Stendiamo di nuovo la frolla e intagliamo un disco più piccolo che farà da coperchio per la crostata
- Chiudiamo la crostata con il secondo disco di frolla e bucherelliamo anche questo con i rebbi della forchetta
- Battiamo il tuorlo d'uovo con 1 cucchiaio di acqua e pennelliamo sul coperchio
- Polverizziamo con lo zucchero semolato e inforniamo a 180°C per circa 25-30 minuti o comunque finché i bordi del dolce saranno diventati di un bel colore dorato.
- Sforniamo la crostata e lasciamola raffreddare prima di sformarla e sistemarla su un piatto da portata.




Note
- Potrete anche arricchire la vostra crema pasticcera con 2 o 3 cucchiai di panna montata, così da renderla più soffice.
- La crostata si conserva in frigorifero, però potrete anche surgelarla, a patto di utilizzare ingredienti di partenza freschi.


venerdì 2 febbraio 2018

I taralli all'uovo di nonna Natalia e le "ricette che scaldano il cuore"


Questo mese per l'Italia nel Piatto parliamo di "ricette che scaldano il cuore".

Tutti noi abbiamo sicuramente una ricetta dei ricordi, che ci riporta indietro nel tempo e che ci ricorda una persona cara; una ricetta, insomma,  che sa di amore, tradizione, casa, pazienza e famiglia.

Io ne ho diverse! Ma quasi tutte legate alla stessa persona: la mia nonna, oggi quasi centenaria. 
Da lei ho imparato a fare il pane, la pasta fatta a mano, i biscotti e tantissime altre cose. 
Di lei io porto il nome e tra i suoi numerosissimi nipoti credo di essere l'unica che oggi "gioca" con pasta madre e farina. 

Ovvio che per la nostra rubrica dell'Italia nel Piatto, non potevo non parlarvi di una sua ricetta.

Questi fantastici taralli all'uovo di nonna Natalia, venivano preparati sempre nel periodo di Pasqua, insieme al pane, alle pastiere e ai calzoni. 
Lei li faceva nel forno a legna, tutta un'altra cosa: i taralli venivano molto più aperti e più alti di così come li vedete in foto.
Io per ora mi devo accontentare del forno casalingo, ma il risultato è comunque piacevole, nel gusto e nel palato. 
A voi la mia ricetta del cuore e quelle delle mie colleghe dell'Italia nel Piatto. 


I taralli all'uovo di nonna Natalia
Dosi per 7 grossi taralli
(io li ho fatti di diverse misura, grandi e piccoli, per fare un po' di divisioni, ma la tradizione li vuole giganti)
- 700 g di farina 00
- 7 uova
- 1 tazzina di olio
- 1 tazzina di alcool (va bene anche la grappa)
- 1 pizzico di sale
- abbondante pepe macinato


- Impastate per bene tutti gli ingredienti, 10 minuti se usate la planetaria, 15-20 se lavorate a mano
- Dovrete ottenere un panetto morbido, omogeneo non appiccicoso
- Formate i taralli e disponeteli su una spianatoia infarinata.
- Portate a bollore una pentola di acqua e scottate i taralli per 10 minuti ognuno
Nota: i taralli cresceranno nella casseruola, quindi in base alle dimensioni  ne dovrete cuocere 1 o 2 alla volta.
- Man mano, scolate i taralli e incideteli profondamente con un coltello affilato.
- Disponete i taralli su una teglia da forno e infornate a 200°C per circa 30 minuti


Ed ecco le ricette delle altre amiche blogger 
Valle d'Aosta: seupetta de Cogne
Piemonte: torcetti al burro
Liguria: ravioli ai carciofi
Lombardia: torta del paradiso
Trentino Alto Adige: marmor-kuchen altoatesina 
Veneto: i crostoli della nonna
Friuli Venezia Giulia: gnocchi di susine
Emilia Romagna: i bassotti
Toscana: torta della nonna
Marche: frittelle di mele
Umbria: le ricette della nonna
Lazio: maritozzo con la panna
Abruzzo: pasta e fagioli
Molise: pasticcio di pollo in crosta
Campania: i taralli all'uovo di nonna Natalia
Puglia: cime di rapa stufate
Basilicata: lagane e ceci
Calabria: minestra cu la nduda 
Sicilia: biancomangiare
Sardegna: culungionis de pappai biancu ( Ravioli di mangiar bianco )
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