martedì 31 dicembre 2013

Panettone a Lievitazione Naturale


Ed ecco il panettone a lievitazione naturale di cui vi parlavo qualche post fa! Queste sono le uniche foto che sono riuscita a fare, il giorno di Natale e poco prima che tutti si avventassero sul "povero" panettone. Spero quindi che la morbidezza e l'ottima consistenza si noteranno da questi scatti non certo bellissimi.
Come per il pandoro, anche questa ricetta proviene dal blog di Martina, in particolare questo è il panettone di Elmi. Per Martina uno dei migliori tra quelli da lei provati ed in effetti tutti quelli che lo hanno assaggiato hanno dato un giudizio più che positivo. Per la befana, a grande richiesta, mi toccherà rifarli (ne ho fatti appena 4, troppo pochi)!
 
Io ho impastato la macchina del pane quindi vi riporto le mie piccole modifiche. Spero le spiegazioni siano chiare. Per i tre rinfreschi del lievito madre: ne ho fatto uno la sera prima e due il giorno seguente. Quindi ho fatto il primo impasto di sera ed il secondo il mattino dopo a distanza di 14 ore. Per facilitare la lievitazione del panettone e garantire la giusta temperatura ho usato una borsa dell'acqua calda che ho inserito nel ripiano basso del forno ed ho lasciato lievitare per 8 ore con lucetta accesa. La borsa termica crea una sorta di camera di lievitazione a temperatura costante per molte ore.
Per l'uvetta ho seguito l'ottimo consiglio di Federica di prepararla il giorno prima.




Dicembre 2014
In rosso riporto delle modifiche alla ricetta. Quando facevo questo panettone lo scorso anno, avevo notato che l'impasto mi richiedeva più farina. Ho provato ad aggiungere subito la farina in più, quindi ho continuato con il burro, senza aggiungere altra acqua. Solo dopo che il burro è stato assorbito ho addizionate dai 2 ai 3 cucchiaini da tè di acqua.
Ho lasciato anche la vecchia lavorazione, cassandola, per verificare le differenze.
L'uso di una farina con W (forza) 350 rende sicuramente la lavorazione più facile e da un risultato finale migliore.
Nuovo è anche l'uso del mix aromatico.
La foto qui sotto è di un panettone di quest'anno!


Panettone a lievitazione naturale
Fonte ricetta: Martina
Dosi per 2 panettoni da 750g oppure 1 panettone da 1Kg ed uno da 0,5 Kg
Per i tre rinfreschi (consigliati in giornata) vedi qui
 
Primo impasto
- 135g di zucchero
- 120g di acqua
- 180g di tuorli
- 135g di pasta madre
- 300g di manitoba (farina con W350)
- 195g di burro a temperatura ambiente da 2 ore
 
Nota: tenete conto che il programma che ho usato fa 5 minuti di impasto, 5 minuti di riposo, 15 minuti di impasto.
 
- Nel cestello della macchina del pane spezzettare la pasta madre ed aprirvi i tuorli d'uovo (addizionarvi i tuorli d'uovo battuti a parte). Azionare l'impastatrice, io ho avviato il programma impasto due volte interrompendolo prima della fase di riposo (quindi due volte la prima fase impasto da 5 minuti); la pasta madre non si scioglie subito completamente lo farà più avanti.
- Al terzo riavvio della macchina ho versato lo zucchero sciolto in 78g di acqua e tutta la farina (+ 3 cucchiai rasi). Lavorare fino all'incordatura. Ho lasciato andare l'intero programma per incordare l'impasto, se serve aggiungere la rimanente acqua un cucchiaio alla volta.
 
Nota di dicembre 2013: la prima volta che ho impastato ho addizionato due cucchiai rasi di farina e non acqua. La seconda volta ho addizionate 3 cucchiai rasi di farina e 3 cucchiaini da tè di acqua. Regolatevi con l'assorbimento della farina.
 
- Ho riavviato la macchina per la quarta volta e dopo il riposo ho addizionato tutto il burro morbido a pezzi, i successivi 15 minuti di impasto sono serviti ad incordare nuovamente la massa.
- Addizionare dai 2 ai 3 cucchiaini da tè di acqua, uno alla volta, fermandosi se la pasta risulta bella elastica e liscia.
- Riporre l'impasto in una ciotola unta d'olio, coprire con pellicola per alimenti e lasciar lievitare in luogo caldo per 12/14 ore (io in forno con borsa di acqua calda). Se la borsa contiene acqua bollente la temperatura raggiunge i 25°C, ma dipende sempre dalla temperatura esterna. Con sola lucetta accesa la temperatura è di 26/27 °C. Consiglio l'uso di una pentola con acqua bollente per creare l'umidità ideale, in questo caso, cambiandola spesso si possono raggiungere anche i 28°C.
 
Mix aromatico per panettone
Fonte qui
- 100 g di acqua
- 120 g di zucchero semolato
- 6 g di sale
- 110 g di miele di acacia
- 80 g di sciroppo di glucosio
- 200 g di frutta candita a cubetti
- La scorza grattugiata di un limone
- La scorza grattugiata di un'arancia
- Una bacca di vaniglia
- Un cucchiaio di liquore marsala

- Scaldare acqua e zucchero e fare uno sciroppo. Spegnere, intiepidire e addizionarvi il miele, il glucosio, i semi della bacca di vaniglia, la frutta candita e la buccia degli agrumi. Frullare con un mixer ad immersione.
- Mescolare con il liquore e conservare in un vaso di vetro sterilizzato in frigo.

Secondo impasto
- 75 g di manitoba
- 45 g di burro a temperatura ambiente
- 45 g di tuorli
- 30 g di zucchero
- 9 g di sale
- 2 cucchiai da tavola di mix aromatico per panettone
- vanillina
- Scorsa grattugiata di 1 limone
- 180 g di canditi all'arancia (oppure misti limone/arancia)
- 250 g di uvetta
 
- La sera del primo impasto ammollare l'uvetta in acqua calda per dieci minuti, strizzarla per bene e disporla su una teglia rivestita con carta da cucina in modo che l'acqua in eccesso venga assorbita. Cambiare la carta se serve quindi trasferire l'uvetta in una tazza in frigorifero.
- Mettere il primo impasto nella macchina del pane ed avviare il programma quindi addizionare la farina ed incordare. Addizionare i tuorli e lo zucchero a poco a poco. Riavviare  se serve la macchina del pane per incordare bene l'impasto poi addizionare il burro e come la massa è nuovamente incordata il mix aromatico, quindi i canditi e l'uvetta. Come gli ingredienti sono amalgamati spegnere (quest'ultima fase deve essere piuttosto breve per evitare che l'uvetta si rovini).
- Dividere l'impasto nelle pezzature scelte, pirlarlo su un ripiano unto, coprire con ciotola e lasciar riposare per 1 ora. Trasferire l'impasto su un piano unto, pirlare e lasciar riposare 20 minuti, poi pirlare ancora e farlo riposare 20 minuti, pirlare ancora e far riposare 20 minuti, quindi pirlare nuovamente e riporre la massa nei pirottini, coprire con pellicola per alimenti.
- Lasciar lievitare per 8-10 ore in ambiente caldo (28-30°C). Io in forno con lucetta accesa e borsa di acqua calda. Come la massa arriva ad 1 cm dal bordo, togliere la carta pellicola, aspettare 5 minuti affinché la superficie essicchi ed incidere a croce con lametta pulita.
- Infornare a 160°C in forno statico per 40-45 minuti le pezzature piccole e 50-55 minuti quelle da 1 Kg, 50 minuti per quelle da 750 g. Non eccedere nella cottura.
- Sfornare ed infilzare i panettoni con un ferro da calza (io ho usato quello per arricciare i fusilli) e tenere il panettone a testa in giù per 6 ore.
- Conservare ben chiuso fino al consumo
 
Nota
- HO notato che ad una settimana dalla preparazione i panettoni sono molto più buoni.




venerdì 27 dicembre 2013

Cornetti Salati con Zucca, Ricotta, Provola e Frutta Secca


Ed eccomi di nuovo tra voi!
I giorni precedenti il Natale sono stati talmente intensi (compresa una malattia virale dei piccoli) che non ho avuto il tempo, e dico il minimo di tempo, di fermarmi al pc e fare almeno un post di auguri per mi segue con tanto affetto.
Pensate che ho realizzato dei fantastici panettoni con lievito madre che sono riuscita a fotografare velocemente proprio il giorno di Natale. Neanche ho avuto il tempo di guardarmele ste foto ed oramai per il post sono in ritardo sui tempi.
Vi lascio invece questa idea stuzzicante che potrete realizzare tra gli antipastini di Capodanno. La mia amata zucca e tutta la frutta secca che più vi piace; io ho usato pinoli e castagne secche ma noci e nocciole tostate ci stanno altrettanto bene.
E siccome le mie giornate sono imprevedibili e chissà se riuscirò a buttare giù qualche altro post, vi lascio i miei auguri di buon anno!


Cornetti salati con zucca, ricotta, provola e frutta secca
Dosi per 8/10 persone (dipende dalla grandezza dei vostri cornetti)
- 1 confezione di pasta sfoglia rotonda
- 150 g di zucca cotta al forno e frullata
- 100 g di ricotta vaccina
- 30 g di formaggio grattugiato
- 50 g di provola  tagliata a cubetti piccoli (affumicata o meno)
- Frutta secca a piacere (castagne secche, pinoli e nocciole tostate, noci)
- Sale e pepe
- Semi di cumino o altri semi per la decorazione
 
- Stendere la sfoglia e ritagliare i triangoli nella grandezza desiderata
- Preparare il ripieno mescolando tutti gli ingredienti tranne la provola
- Disporre al centro di ogni triangolo un pezzetto di provola ed il ripieno preparato, richiudere formando il cornetto, disporre su teglia rivestita di carta forno, pennellare con acqua o latte e distribuire i semini di cumino.
- Infornare in forno caldo a 190°C fino a colorazione dei cornetti (circa 15-18 minuti)
- Servire caldi, tiepidi o freddi.

sabato 21 dicembre 2013

Dolcetti di Farro e Mandorle


Mi piace molto la farina di farro, ottima per fare la pasta e particolare nei dolci. La settimana scorsa ho visto questa torta di farro e mandorle dalla bravissima Sara. Nel pomeriggio ho subito infornato questi deliziosi dolcetti. Umidi all'interno e molto deliziosi: l loro particolare sapore vi conquisterà!


Dolcetti di farro e mandorle
Ricetta di Sara
Dosi per 12 dolcetti
- 90 g di farina 00
- 90 g di zucchero di canna
- 25 g di farina di mandorle
- 125 g di yogurt bianco (un vasetto)
- 1 uovo grande
- 40 g di olio di semi di arachidi
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- una bustina di vanillina
- un pizzico di sale
 
- Battere le uova con lo zucchero ed il pizzico di sale fino ad ottenere un composto gonfio.
- Versare lentamente il resto degli ingredienti (yogurt, olio, vanillina, farina e lievito) a mano e con un cucchiaio in legno, mescolando dall'alto verso il basso per non smontare il composto.
- Versare il composto in 12 pirottini adagiati in uno stampo porta muffin (il mio Guardini) ed infornare a 170°C per circa 20 minuti.
- Sfornare e raffreddare su gratella
 
Nota
- Le dosi riportate sono la metà rispetto la ricetta originale che troverete sul blog di Sara. Se volete una torta allora raddoppiatele.

lunedì 16 dicembre 2013

Vellutata di Zucca, Porri e Patate al Mascarpone

Cocottina LeCreuset
Buongiorno cari amici! Alle prese con i preparativi natalizi?? Io sono impegnata con il panettone ed ancora mi devo organizzare per i soliti dolcetti che preparo e confezione ogni anno e che tutti aspettano!!! Quindi super indaffarata, come un po' tutti noi credo!!!
Vi lascio la ricetta di questa strepitosa vellutata, morbida e gustosa. I porri ci piacciono tanto e la zucca, orami lo sapete vista la quantità di ricette su questo blog, ancora di più!
A presto allora!
 

Vellutata di zucca, porri e patate al mascarpone
Dosi per 4 persone o più se usate delle piccole cocottine
- 400 g di zucca pulita
- 2 patate
- 2 porri
- 2 cucchiai di mascarpone
- Rosmarino
- Sale
 
- Tagliare la zucca e la patata a tocchetti ed il porro a rondelle, cuocere tutto in acqua che copre appena e salare solo all'ebollizione.
- Frullare con un mixer ad immersione, aromatizzare con il rosmarino tritato e addizionare il mascarpone, quindi cuocere a fiamma dolce per 10 minuti o fino a dar divenire la vellutata della densità desiderata.
- Servire calda, con pane a bruschetta e un rametto di rosmarino per decorare.
 
Note
- Se vi piace potrete anche saltare il rosmarino con 1 cucchiaio d'olio ed un aglio tritato, quindi versare l'aroma preparato nella vellutata.
- Il mascarpone può essere tranquillamente sostituito con la panna da cucina.

venerdì 13 dicembre 2013

Pandoro a Lievitazione Naturale


Quest'anno mi sono data al pandoro e dopo quello con il lievito di birra ho voluto provare a fare quello con pasta madre. Da chi prendere ricetta e consigli se non da Martina che in queste cose è una vera e propria esperta? In lei trovo una passione ed una precisione incredibile, ogni suo post fa venire subito voglia di mettere le mani in pasta. Cosa che a breve farò anche con il panettone, il vero amore in famiglia.
Vi voglio subito anticipare che ho dovuto apportare delle piccole modifiche alla ricetta di Martina. Per prima cosa ho impastato con macchina del pane e poi ho usato un lievito madre partendo dal secondo rinfresco.  Voi non lo fate, è meglio seguire i tre rinfreschi come indicato più volte nelle sue ricette. Si tratta di lievitazioni lunghe, che richiedono tempi e ingredienti ed è un peccato sprecarli saltando un passaggio.
Nonostante il rinfresco mancante la lievitazione a me è andata bene, il panettone è cresciuto molto, non so se è perché io rinnovo il lievito praticamente ogni giorno o per quale altro mistero. Il pandoro era inoltre morbido e con un buon sapore; è rimasto morbido anche i giorni successivi all'apertura. Peccato solo che sia cotto troppo (dalla foto si nota). Il mio forno va testato meglio per questo tipo di lievitati.

 
Pandoro a lievitazione naturale
Ricetta originale da Martina
 
Primo rinfresco
- 15 g di pasta madre
- 30 g di farina (io 50% 0 e 50% manitoba)
- 15 g di acqua
 
- Sciogliere il lievito nell'acqua ed impastare alla farina. Attendere che il lievito raddoppi, circa 3/4 minuti.
 
Secondo rinfresco
- 40 g di pasta madre del primo rinfresco
- 60 g di farina (20 g farina 00 e 40 g farina manitoba)
- 30 g di acqua
 
- Proseguire come per il primo rinfresco
 
Terzo rinfresco
- 80 g di pasta madre del secondo rinfresco
- 80 g di farina manitoba
- 40 g di acqua
 
Primo impasto
- 200 g di farina 00
- 88 g di zucchero
- 50 g di acqua + 30 g dopo solo se serve (a me non è servita)
- 125 g di tuorli (7-8 uova)
- 100 g di lievito madre del terzo rinfresco
- 100 g di burro (io 70g)
 
- Mettere tuorli con il lievito spezzettato nella macchina del pane (MDP) ed azionare la funzione impasto. Come i due ingredienti si amalgamano addizionare 2 cucchiai di farina presi dal totale.
- A parte mescolare zucchero ed acqua (i 50 g) ed alternarli alla farina all'impasto.
- Unire il burro poco per volta e solo quando il precedente è stato ben assorbito dall'impasto.
Per chi ha una MDP sa che questa funziona con una fase iniziale di 5 minuti di impasto, un riposo di altri 5 minuti ed un successivo impasto di 15. Io ho avviato due volte la fase iniziale per arrivare fino all'inserimento del burro. Dopo il riposo della massa (i 5 minuti appunto) ho proceduto così.
- Procedere con l'impasto (i 15 minuti) in modo che la massa sia incordata e se serve aggiungere l'acqua indicata nella ricetta (30g) un cucchiaino alla volta, fermandosi se la farina non ne vuole più 
- Trasferire il tutto in un contenitore grande ed oliato, coprire con pellicola e lasciar lievitare per 12 ore a 26-28°C. Deve triplicare, lievitare ancora se non triplica.
La temperatura nella mia cucina era più bassa (24-25 °C), il mio impasto dopo 14 ore di lievitazione è poco più che raddoppiato.
 
Fare una crema pasticcera con un solo uovo
 
Per il secondo impasto serve
- 100 g di farina 00 mescolata a 50 g di crema pasticcera
 
Emulsione
- 85 g di burro
- 15 g di burro di cacao (io uso il Venchi)
- 25 g di tuorli (2 uova)
- 20 g di miele di acacia
- 20 g di zucchero
- 6 g di sale
- vaniglia
 
- Trasferire il primo impasto in frigo per almeno 1 ora prima di procedere alla lavorazione. Fare lo stesso con l'emulsione e la crema con la farina.
- Sciogliere i burri al micro, raffreddarli un po' (attenzione perché il burro di cacao risolidifica subito)
poi unirvi i tuorli, il miele e lo zucchero e mescolare per ottenere una crema.
- Riporre il primo impasto nella MDP ed avviarla, quindi addizionare la farina con la crema pasticcera, far amalgamare ed incordare, poi aggiungere l'emulsione, un cucchiaino alla volta.
- Trasferire l'impasto su un piano imburrato e pirlarlo con le mani (vedi qui), coprire con una ciotola e lasciar riposare ancora 1 ora, quindi trasferire l'impasto nello stampo per pandoro ben imburrato, coprire con pellicola per alimenti ben tesa e lasciar lievitare 6-8 ore a 28-30 °C. Anche in questo caso i tempi si sono allungati di 1 ora con temperature di 25°C.
- Come l'impasto raggiunge il bordo infornalo a 180°C (io 170 ma alla prossima provo con 160°) per circa 50 minuti. Lasciare in forno ancora per 1 ora prima di sfornare.
- Raffreddare e chiudere in busta di platica, spolverare con zucchero a velo prima di servire. Io ho aperto il pandoro dopo 6 giorni dalla preparazione.
 
 
Note
- Ho usato una farina ti tipo 0 per i rinfreschi perché il mio lievito madre è rinfrescato quotidianamente con questa.
- Per il primo impasto ho usato il lievito del secondo rinfresco. Consiglio però di fare i tre rinfreschi previsti per una garanzia di buona riuscita del pandoro.
- Nel primo impasto ho aggiunto il burro un po' alla volta, mi sono fermata a 70 g perché ho avuto l'impressione che la farina non ne volesse più.


martedì 10 dicembre 2013

Crocchette di Pollo di Nigella


Queste simpatiche e golose crocchette le ho viste fare a Nigella in una vecchia puntata trasmessa in tv. Sono semplici da fare e piacciono tanto, sia ai piccoli che ai grandi.
Non si sporca quasi niente ed i biscotti per la panatura vanno sbriciolati in una bustina da congelatore. Io li ho sbriciolati grossolanamente perché mi piace sentire i pezzi di biscotto ma se preferite li potrete polverizzare di più per una panatura più fine.
Vi riporto la ricetta così come l'ho trascritta!


Crocchette di pollo di Nigella
- 4 bei petti di pollo
- 1 scatola di salatini Ritz (io ho usato i 3/4)
- 1 vasetto di yogurt bianco (oppure latticello)
- Formaggio grattugiato
- Pangrattato

- Tagliare a pezzi più piccoli i petti di pollo e lasciarli marinare (io li ho lasciati per 30 minuti)
- In una busta da congelatore, tritare con un mattarello i salatini e aggiungere il formaggio ed uno o due cucchiai di pangrattato.
- Riprendere i pezzi di petto di pollo, scrollarli dallo yogurt in eccesso e passarli nella panatura (io ho panato direttamente in busta ma se volete potrete passare la pantura in scodella che è più comodo)
- Infornare a 220°C per circa 15-18 minuti

Note
- Le crocchette sono buone sia calde che fredde
- Le crocchette possono essere preparate, congelate e messe in forno senza scongelare


domenica 8 dicembre 2013

Pandoro Alberello


Quest'anno mi sono dedicata al pandoro. Ho già fatto quello con levito madre, ma non ho avuto ancora il tempo di aprirlo e fotografarlo, quindi non so se riuscirò mai a postarlo.
Oggi vi lascio la ricetta di questi piccoli pandoro fatti con lievito di birra. Raddoppiando le dosi potrete realizzarne uno per uno stampo grande.
La simpatica forma ad alberello è merito di uno stampo in silicone, regalo di una cara amica che saluto anche da qui. Ciao Nicoletta.


Pandoro alberello
Dosi per 9 piccoli pandoro

Per il lievito di birra sciolto
- 1/2 cubetto di lievito di birra
- 1 cucchiaino di zucchero

Primo impasto
- 1,5 cucchiaini di lievito di birra sciolto
- 1/2 tuorlo
- 30 g di acqua
- 30 g di farina
- 1 cucchiaino di zucchero

Secondo impasto
- 120 g di farina manitoba (va bene anche metà 00 e metà manitoba)
- 20 g di zucchero
- 2 cucchiaini di lievito di birra sciolto
- 8 g di burro sciolto
- 1 cucchiaio di acqua tiepida
- 1/2 tuorlo + un bianco d'uovo intero

Terzo impasto
- 80 g di farina manitoba
- 35 g di zucchero
- 1 uovo
- 1 bustina di vanillina
- due pizzichi di sale

Per la sfogliatura
- 60 g di burro morbido


Stampo espulsione foglia, rullo per pasta di zucchero e stampi lettere e numeri Guardini
 
Per il lievito di birra liquido
- Porre il pezzetto di lievito in una tazzina da caffè, versarci sopra lo zucchero e mescolare con il cucchiaino: il lievito diventerà liquido quasi subito.
 
Primo impasto
- Mescolare tutti gli ingredienti del primo impasto (il composto risulterà appiccicoso), coprire con pellicola trasparente e far lievitare per 1 ora al caldo.
 
Secondo impasto
- Al primo impasto aggiungere quelli del secondo impasto, unendo il burro per ultimo, e impastare per ottenere una massa morbida ed omogenea, trasferire in una ciotola più grande e lasciar levitare ancora 1 ora
 
Terzo impasto
- Addizionare al secondo impasto la farina miscelata al sale ed alla vanillina, lo zucchero e l'uovo battuto.
- Lasciar lievitare fino al raddoppio
 
Per la sfogliatura
- Riprendere l'impasto, sgonfiarlo e stenderlo con un mattarello su un piano leggermente infarinato in un rettangolo 30 x 15
- Riporre al centro del rettangolo il burro morbido, richiudere a libro e stendere l'impasto con il mattarello riformando il rettangolo, ripiegare a libro e far riposare nella parte bassa del frigo per 15 minuti. Ripetere l'operazione 3 volte. Alla fine dovrete ottenere un panetto ben amalgamato negli ingredienti.
- Dividere l'impasto in 8 porzioni, fare delle piccole palline e disporle negli stampi in silicone (senza burro e farina) o in stampini in metallo (ben imburrati ed infarinati)
- Lasciar lievitare in luogo caldo (27°C) per 6 ore e come l'impasto raggiunge il bordo infornare a 160°C per circa 18 minuti.
 
Nota
- Se decidete di fare un unico pandoro allora raddoppiate le dosi e ponete la palla nello stampo da pandoro, poi infornate come raggiunge il bordo a 160°C per 25 minuti.

sabato 7 dicembre 2013

Crostata Mocaccino

crostata mocaccino

Avevo adocchiato questo dolce da parecchio tempo e, complice il contest di Elena e Cinzia, tema caffè, ho deciso finalmente di farlo. Per l'occasione ho aromatizzato anche la frolla, che era solo al cacao, con del caffè.
Se usate un liquore nella farcia al cioccolato allora questa resterà cremosa al momento di servirla. Se amate i dolci cioccolatosi e da mordere, allora usate solo caffè ristretto. La farcia interna vi risulterà più densa ma assolutamente non dura.
La crostata è piaciuta tantissimo ed ho notato che si gusta meglio se riposa almeno 24 ore in frigo. Inoltre, anche se il procedimento vi sembra lungo in realtà questo dolce si fa in più step e quindi tra una pausa e l'altra potrete dedicarvi ad altro.

 
Crostata mocaccino
(Fonte modificata: il libro d'oro dei dolci
Dosi per uno stampo da 28 cm di diametro Guardini
 
Per la frolla cacao/caffè
- 230 g di farina 00
- 50 g di zucchero a velo
- 30 g di cacao amaro in polvere
- 2 cucchiai di caffè ristretto
- 130 g di burro freddo
- 1 tuorlo grosso
- Un pizzico di sale
 
- Fare la fontana con la farina, il cacao setacciato ed il pizzico di sale e disporvi al centro il burro freddo a pezzi. Iniziare ad impastare con la punta delle dita per ottenere un composto granuloso, simile al pangrattato.
- Rifare la fontana con lo zucchero a velo e disporvi al centro l'uovo ed il caffè, impastare per ottenere un panetto morbido ed omogeneo da avvolgere in pellicola e riporre in frigo per almeno 30 minuti.
- Stendere la frolla in una tortiera per crostate unta ed infarinata, riporre in frigo ancora per 1 ora quindi infornare, coprendo con carta forno e fagioli secchi oppure riso, a 170°C per circa 25 minuti, poi togliere la carta forno con i fagioli e proseguire la cottura per altri 10 minuti, finché il centro della crostata risulta ben cotto. Sfornare e raffreddare.
 
Per la farcia al caffè
- 300 g di cioccolato fondente
- 300 ml di panna dolce
- 3 cucchiai di liquore al caffè
- 2 cucchiaini di caffè liofilizzato
Nota: io ho sostituito liquore e caffè liofilizzato con 3 cucchiai di caffè ristretto
 
- Fondere il cioccolato con la panna a bagnomaria con acqua quasi al bollore. Addizionare il liquore al caffè ed il caffè liofilizzato. Amalgamare il tutto ed intiepidire
 
Per la guarnizione
- 180 ml di panna dolce
- 60 g di mascarpone
- 2 cucchiai di zucchero a velo
- cacao amaro in polvere per spolverizzare
 
- Montare densamente la panna con il mascarpone e lo zucchero
 
Comporre il dolce
- Versare la crema nel guscio di frolla, riporre in frigo rassodare per circa 1 ora.
- Spalmare la guarnizione sulla crema e guarnire con il cacao amaro, riporre in frigo e lasciar riposare prima di servire.
 
Note
- Io non ho usato il liquore al caffè nella ricetta di conseguenza la farcia si è solidificata in frigo. Se volete una farcia cremosa allora vi consiglio l'uso del liquore.
- Se la torta riposa in frigo almeno 24 ore diventerà più buona. Consiglio di tirarla fuori dal frigo almeno 30 minuti prima di servirla.
 
Con questa ricetta partecipo al contest "tutti i sapori del caffè".
 
 
 
 
 
 

giovedì 5 dicembre 2013

è scoccata L'ORA DEL paTE'


Finalmente!
Eccolo!
E' il primo libro dell'MTC. Una raccolta di ricette di patè. burri e pani che nasce per dar vita ad un progetto importantissimo a cui tutti voi potrete partecipare.
 
Una valanga di emozioni accompagnano il post di oggi. Sono tante, non potrei tutte riassumerle in queste poche righe, ma tra di esse c'è commozione, orgoglio, gioia, entusiasmo e soprattutto speranza, tanta, tanta speranza che questo progetto, questo libro, possa diventare un valido strumento per aiutare i bambini meno fortunati, quelli che senza un sostegno concreto e tangibile, il nostro sostegno, non potrebbero altrimenti essere curati.
 
Natale è alle porte, sicuramente tutti voi starete pensando al regalo perfetto da donare ai vostri cari. Eccolo qui il regalo perfetto. Un piccolo contributo per un'opera fatta con il cuore, da tutti noi dell'MTC.
La nostra prima raccolta di ricette, un piccolo pezzo di noi per riscaldare il cuore dei bimbi meno fortunati.
 
Questo sarà il mio dono di Natale che metterò sotto l'albero per le persone a me più care. Spero farete anche voi altrettanto. E' un libro bellissimo, colorato, simpatico. Un libro con ricette meritevoli, come lo sono tutte quelle che ogni mese nascono dalla nostra gara giocosa.
 
Da oggi lo troverete in tutte le librerie oppure lo potrete acquistare on-line.
Importante: tutto il ricavato del libro andrà a sostegno del progetto "cuore di bimbi".
Leggete attentamente quello che vi riporto qui sotto e poi correte in libreria a prenotare al vostra copia.
 
Con questo libro, la community dell'MTChallenge sostiene il progetto “cuore di bimbi”, della Fondazione“aiutare i bambini”: nata nel 2000, per iniziativa dell'ingegner Goffredo Modena, la fondazione si propone di  dare un aiuto ai bambini poveri, ammalati, senza istruzione, che hanno subito violenze fisiche o morali e garantire loro l'opportunità e la speranza di una vita degna di una persona, nel mondo e in Italia. Sono 71 i Paesi del Mondo in cui  la Fondazione interviene, realizzando progetti mirati, concreti, nati per rispondere a emergenze reali e portati avanti con abnegazione, serietà e competenza. Fra questi, appunto, c'è “cuore di bimbi”, attivo dal 2005 in 10 Paesi, che ha permesso ad oggi di salvare la vita a 857 bambini altrimenti condannati da gravi cardiopatie congenite, con esiti spesso letali.

La Fondazione opera nella più assoluta trasparenza, nella convinzione che sia doveroso certificare  ogni voce con la massima chiarezza, in un dialogo continuo che unisce chi è desideroso di fare del bene con chi ha la possibilità di farlo in modo concreto, rispettoso e consapevole di muovere nella stessa direzione: quella dell'aiuto alle tante vittime di questo mondo, rese ancora più indifese dall'essere bambini.

Da oggi, anche noi remiamo con Goffredo, con Sara e con gli oltre mille volontari sparsi sul territorio italiano - e lo facciamo con questo libro che è il primo tassello di quella che ci auguriamo possa essere una collaborazione duratura e proficua.
 

 
Titolo: L'ORA DEL paTE'
Pagine: 144
Costo: 18,00 euro
Casa editrice :SAGEP EDITORI- Genova www.sagep.it
Illustrazioni di Roberta Sapino (Le Chat Egoiste- lechategoiste.blogspot.it)
Fotografie di Sabrina de Polo
41 ricette di paté, 8 di burri composti, 33 fra pani e crackers, grissni,muffins, scones chips e tutto quanto fa 17esima sfida dell'mtc. Si tratta ovviamente di una collana e questo è il primo libro.
 

martedì 3 dicembre 2013

Zuppetta di Baccalà e Porri


Ecco un secondo saporito e di semplice esecuzione. Porri e baccalà insieme hanno un sapore davvero squisito, questo poi è il loro periodo di massimo consumo. Ottimo se accompagnate a questa zuppetta dei crostini di pane casereccio. Io ho lasciato il baccalà per intero ma potrete tranquillamente spezzettarlo, inoltre ho usato le mie erbe aromatiche preferite che hanno dato una nota di sapore in più al piatto.
 
Volevo comunicarvi con grande gioia che questo mese sono la Recipetionist di dicembre del simpatico gioco di Flavia. Dal 5 dicembre al 15 febbraio vi ospiterò nella mia cucina, potrete spulciare e riproporre le mie ricette secondo le regole del gioco che troverete qui.  Vi aspetto numerosi: tra di voi potrebbe esserci il prossimo "the recipe-tionist".

 
Zuppetta di baccalà e porri
Dosi per 2 persone
- 300 g di baccalà già ammollato
- 2 porri
- 200 g di pomodorini dolci in latta Mutti
- Sedano essiccato
- Maggiorana
- 4 cucchiai di olio d'oliva
- Sale e pepe
 
- Pulire i porri, privandoli delle foglie esterne più dure, e tagliarli a rondelle sottili
- Scaldare l'olio in una padella antiaderente ed appassirvi le rondelle di porro, quindi addizionare i pomodorini dolci e le erbe aromatiche. Proseguire la cottura per alcuni minuti
- Salare solo se serve (cioè se il vostro baccalà non è molto salato) e pepare.
- Addizionare il baccalà e 3/4 di bicchiere di acqua calda (o brodo di pesce se ne avete) e proseguire la cottura a fiamma dolce e con coperchio semi-aperto per 15 minuti, avendo cura di rigirare una sola volta, a metà cottura, il baccalà.
- Servire caldo, accompagnando la zuppetta con crostini di pane casereccio.

lunedì 2 dicembre 2013

Gnocchi di Zucca e Patate


Con le zucche di cui vi parlavo qui ci ho fatto questi gnocchetti! Siccome la zucca in questione ha una polpa giallo chiaro, gli gnocchetti si presentano meno carichi di colore. E' ovvio che utilizzando la zucca classica, con polpa arancione, il loro colore sarà più intenso.
Quando è mia figlia ad aiutarmi a fare gli gnocchi, questi devono essere rigorosamente rotondi. Io li taglio e lei fa le palline con le mani. Gli gnocchi le piace farli e mangiarli. Questa settimana tra nonni e casa ha fatto il pienone.

Gnocchi di zucca e patate
Dosi per 3/4 persone
- 500 g di patate
- 140 g di zucca cotta al forno e frullata
- 160 g di farina oo
Per il condimento
- Passata di pomodoro al basilico Mutti
- Formaggio grattugiato

- Passare la purea di zucca in un pentolino, a fiamma moderata e senza alcun condimento, in maniera da asciugare l'acqua in eccesso.
- Fare la fontana con la farina
- Cuocere le patate, sbucciarle e schiacciarle allo schiacciapatate direttamente al centro della fontana, addizionare anche la zucca calda.
- Impastare tutti gli ingredienti, aggiungendo poca farina se serve, per ottenere un panetto soffice e ben amalgamato.
- Disporre gli gnocchetti su vassoi di carta infarinati e cuocerli in abbondante acqua salata, quasi al bollore, prelevandoli come vengono a galla con un mestolo forato
- Condire gli gnocchi con la passata al pomodoro e abbondante formaggio.

venerdì 29 novembre 2013

Biscotti di Natale con Frolla al Grano Saraceno

Buste regalo, Scatola regalo e Carta STAR

Natale è già nell'aria. In casa nostra compaiono i primi addobbi e la letterina per Babbo Natale è già stata scritta e attaccata con una bella calamita natalizia al frigo in cucina. Poi, chissà quando, magicamente sparirà: un folletto di Babbo Natale passerà a prenderla.
E' ovvio che le richieste di biscottini e dolci di Natale arrivano di continuo! L'altro giorno io e mia figlia abbiamo sfornato questi ed altri al cacao che abbiamo poi decorato. 
 
La frolla per questi biscotti l'avevo impastata per una crostata. Siccome impasto sempre in abbondanza la rimanente è andata congelata. Poi, mi sono ricordata di questo panetto ed ho pensato di farci questi biscotti.
Devo dire che questo tipo di frolla si gusta meglio da sola che con una farcia. Non so se è perché il grano saraceno ha già un sapore particolare e forte di suo o perché per la crostata avevo usato una marmellata ed una ricotta che stonavano un pochino nell'insieme.
Questi biscotti invece sono deliziosi, sono piaciuti tantissimo e, soprattutto, andati a ruba!!!!!!!
E siccome posto solo quello che ci piace, ecco a voi la ricetta!


Biscotti di Natale con frolla al grano saraceno
- 150 g di farina di grano saraceno
- 200 g di farina 00
- 1 uovo
- 100 g di burro freddo
- 100 g di zucchero
- 1/2 bustina di lievito

- Mescolare le farine ed impastarle con il burro freddo a pezzi
- Rifare la fontana, mescolarvi lo zucchero ed il lievito, rompervi al centro l'uovo ed iniziare a battere.
- Impastare per ottenere un panetto omogeneo e ben amalgamato aggiungendo, se serve, 1 o 2 cucchiai di acqua fredda.
- Avvolgere in pellicola, lasciar riposare in frigo per almeno 30 minuti
- Riprendere l'impasto, stendere con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile ed intagliare con le formine
- Infornare i biscotti a 170°C per circa 12 minuti, si devono colorire ai bordi.
- Sfornare e raffreddare

Note
- La quantità di biscotti ottenuta è in funzione della grandezza delle formine utilizzate. Io ne ho ottenuti circa 20 ma le mie formine erano molto grandi
- La frolla può essere tranquillamente congelata.
- I tempi di cottura si riferiscono al forno bello caldo.
- I biscotti si mantengono bene chiusi in scatole di latta anche per più di una settimana.


mercoledì 27 novembre 2013

Ciabatta con Lievito Madre


Ho scoperto questo pane da Loredana qualche mese fa! E' molto pratico e non laborioso, in partica si impasta il tutto in una ciotola e si lascia lievitare per 12 ore. Nel web è facile trovare questo procedimento, in particolare adottato per fare la focaccia.
Nel tempo ho ridotto la quantità di lievito che uso, rispetto alla ricetta originale, adattandolo alla forza nella mia pasta madre ed ho provato varie farine. Oggi arrivo a fare questa ciabatta con lievito madre rinfrescato 24 ore prima, con miscela di mannitoba e farina 00 o miscela di farina 0 e 00. Viene sempre bene! Appena sfornato va via subito, è irresistibile ma se avrete pazienza (io lo nascondo) il giorno dopo tagliato a metà di lungo e bruschettato è la fine del mondo.
Un'ultima cosa. Come noterete dalla foto, la mia ciabatta tende a fare il buco centrale, o meglio durante la cottura si crea una sorta di tasca interna naturale. Mi viene sempre così e a dire il vero la preferisco così. Credo sia per via dell'alta umidità che creo nel forno.


Ciabatta con lievito madre
(da una ricetta di Loredana)
- 450 g di farina 0
- 80 g di pasta madre attiva
- 360 g di acqua
- 12 g di sale


- Spezzettare la pasta madre nell'acqua a temperatura ambiente, scioglierla aiutandosi con una forchetta e versare la farina con il sale.
- Mescolare rapidamente per ottenere un composto morbido e appiccicoso, coprire che pellicola per alimenti ed un panno e lasciar lievitare e temperatura ambiente per 12/14 ore.
- Versare l'impasto su teglia rivestita con carta forno e spolverata con farina di semola, spolverare l'impasto con altra farina di semola e lasciar lievitare ancora 1 ora.
- Pre-riscaldare il forno a 190°C, ponendo una ciotola di acqua al suo interno, ed infornare la ciabatta abbassando a 180°C per circa 20/25 minuti.
- Sfornare e staccare subito dalla carta forno.



martedì 26 novembre 2013

Spezzatino Profumato alle Erbe Aromatiche

Casseruola LeCreuset

Con le giornate orami più fredde è bello preparare uno spezzatino caldo e fumante. Le carni in cottura lente sono le mie preferite, tenere, succose e profumate. Sanno di buono, d'inverno e di piatti che riscaldano. 
In questo spezzatino ci sono tutti i profumi delle mie erbe aromatiche preferite. La carne è rimasta tenerissima e gli odori le hanno conferito un sapore davvero buono!
 
 
Spezzatino profumato alle erbe aromatiche
Dosi per 4 persone
- 600 g di spezzatino di vitello
- 1 carota
- 1 patata
- 1 cipolla
- Sedano essiccato (oppure una costa di sedano fresco)
- Qualche foglia di salvia
- Un rametto di rosmarino
- Timo essiccato
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 50 ml di vino bianco secco
- Sale e pepe
 
- Fare un trito con la cipolla, la salvia, il rosmarino e rosolare con l'olio aggiungendo il resto degli aromi e la carota tagliata a rondelle.
- Rosolare la carne per bene, sfumare con il vino, poi aggiungere la patata tagliata a tocchetti e salare.
- Coprire con acqua calda o brodo di carne e cuocere per 40 minuti.
 

lunedì 25 novembre 2013

Risotto con Radicchio Rosso, Zucca e Finocchi

 
Casseruola LeCreuset
 
Ricette con la zucca qui ne troverete un bel po', ci piace, è economica e fa tanto bene.  Il fatto è che non smetterò mai di scoprire gli infiniti modi in cui può essere cucinato questo ortaggio. Lo scorso anno ci ho fatto anche il pane (qui e qui) ed un meraviglioso panbrioche che è rimasto quello tra i più buoni che io abbia mai mangiato.
Quest'anno l'orto di mia suocera ci ha regalato una gran quantità di zucche dalla buccia verde e dalla polpa giallo chiaro, piuttosto morbida e zuccherina (in foto).
Qualcuna è finita in giro per la casa come decorazione!
Oltre a congelarne una buona quantità, perché non so per quanto tempo si conservano questo tipo di zucche, ci ho già fatto gli gnocchi e questo risottino con radicchio rosso e finocchi, tutto dall'orto. Devo dire che la nota fresca apportata dai finocchi ci sta davvero bene in questo primo piatto che è piaciuto anche al più piccolo di casa.
 
 
Risotto con radicchio rosso, zucca e finocchi
Dosi per 2 persone
- 120 g di riso
- 1 cespo di radicchio rosso
- 200 g di zucca pulita
- 1 piccolo finocchio
- 1/2 cipolla
- Brodo vegetale quanto basta
- 30 ml di vino rosso
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
 
- Pulire il cespo di radicchio e ridurlo in listerelle, tagliare a tocchetti non troppo piccoli la zucca e a spicchi il finocchio.
- In una casseruola antiaderente, scaldare l'olio ed appassirvi la cipolla tagliata a velo (o tritata se preferite) e versarvi le verdure, continuare la cottura per alcuni minuti, rigirando spesso.
- Come le verdure si sono appassite, versare il riso, tostarlo per 1 minuti, quindi sfumare con il vino rosso.
- Aggiungere il brodo vegetale caldo fino a copertura del risotto e man mano che si asciuga addizionarne un mestolo.
- Salare e pepare verso fine cottura.
- A piacere servire con parmigiano grattugiato.

domenica 24 novembre 2013

Ravioli con Zucca, Castagne del Prete e Porcini

 
La sfida dell'MTC di questo mese verte su un unico ingrediente: la castagna!
Sfida apparentemente facile! 
 
Provengo dall'Irpinia, territorio particolarmente vocato alla coltivazione delle castagne. In particolare il mio paese natio è circondato da castagneti e noccioleti che ogni anno ci regalano bei frutti. Le castagne sono consumate in svariato modo: bollite per essere trasformate in purea da congelare e usare tutto l'anno, come caldarroste, trasformate in marmellata, trattate con metodi particolari (e naturali) per la conservazione del frutto tal quale.  Molte sono le ricette tipiche preparate, in particolare dolci.
 
Potrete immaginare come la castagna per me sia un frutto assai caro: quante ne ho raccolte, sgusciate e cucinate proprio non ve lo potete immaginare! Decidere sull'infinità di ricette che si sono subito affacciate nella mai testa, quando Serena ci ha proposto questa bellissima sfida, non è stato certo semplice. Allora ho pensato di usare le castagne in un modo diverso dal solito, non per preparare un dolce ma un primo piatto, utilizzando un prodotto del nostro territorio rinomato e molto apprezzato: le castagne del prete chiamate anche castagne del
monaco.
 
Prodotte ancora oggi con i metodi di una volta, che ne esaltano il caratteristico e particolare sapore di dolce e affumicato, le castagne del prete rappresentano il vanto di una tradizione agroalimentare tipica di molte zone, in particolare Montella, nella provincia di Avellino.
 
E siccome il mio è anche un paese dove per tradizione si prepara molta pasta di semola a mano, ho deciso di preparare una pasta ripiena utilizzando ingredienti poveri e di stagione. E' vero che oggi come oggi i porcini non hanno la fama di essere ingredienti poveri, ma vi assicuro che se andate a raccogliere castagne non è difficile trovarli sotto le foglie.
Il sapore di dolce e affumicato si è sposato alla perfezione con la delicatezza della zucca e della ricotta vaccina usate per completare il ripieno di questi ravioli che vi propongo oggi.
 
Per chi è particolarmente curioso ed ha ancora voglia di leggere.
Le castagne del prete vengono raccolte e subito essiccate su graticci utilizzando il calore emesso dal fuoco sottostante creato dalla legna di castagno, è proprio questo sistema che conferisce al prodotto il suo caratteristico sapore di affumicato; successivamente i frutti essiccate e tostati al forno sono reidratati in acqua, in questo modo si conservano per mesi.
Fu proprio un frate, a cui caddero delle castagne in un fiume a scoprire che asciugandole in forno esse assumevano un caratteristico sapore e soprattutto si conservavano più a lungo.
 

Ravioli con zucca, castagne del prete e porcini
Per la pasta
  • 150 g di farina 00
  • 150 g di farina di semola di grano duro
  • 2 uova
Per il ripieno
  • 300 g di zucca cotta al forno e frullata
  • 5 castagne del prete
  • 200 g di ricotta vaccina
  • Sale
  • Pepe
Per il condimento
  • 300 g di funghi porcini
  • 5-6 castagne del prete
  • 2 agli
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale

 
  • Preparare la pasta. Fare la fontana con le due farine, rompervi al centro le uova e batterle con una forchetta, quindi iniziare ad amalgamare la farina al centro della fontana. Impastare bene con le mani, addizionando 2 cucchiai di acqua fredda se necessario,  per ottenere un panetto molto soffice. Avvolgere in un canovaccio pulito e lasciar riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.
  • Preparare il ripieno. Pulire le castagne, privandole della buccia esterna e della pellicina interna e tritarle grossolanamente con una mezzaluna. Amalgamare alla ricotta la purea di zucca, il sale, il pepe e, per ultime, il trito di castagne. Il composto deve essere morbido ma sostenuto.
  • Stendere la sfoglia molto sottile (per le paste ripiene è meglio usare una macchina per la pasta, io uso fino alla tacca 5) e disporvi sopra il ripieno in piccoli mucchietti alla stessa distanza, quindi ripiegare la sfoglia e confezionare i ravioli con la rotella dentata o con un apposito taglia-ravioli. Disporre man mano su un piano infarinato.
  • Preparare il condimento. Pulire i funghi dai residui terrosi e tagliarli in fette grosse. Saltare l’aglio nell’olio d’oliva e rosolarvi brevemente i porcini, quindi addizionare le castagne del prete pulite e tritate in pezzi grossi e continuare la cottura per 6-7 minuti. Salare e pepare a piacere.
  • Cuocere i ravioli in abbondante acqua salata, scolarli e condirli con il condimento preparato.
 

 
 
 
 
Con questa ricetta partecipo alla sfida N.34 di MTC di novembre


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