giovedì 20 giugno 2019

Brioche morbida con latte di avena


Ed eccoci a un nuovo appuntamento con gli amici del granaio, l'ultimo per questa estate, la nostra rubrica, infatti, va in vacanza e vi da appuntamento al primo giovedì di settembre per realizzare insieme tante ricette di lievitati.
So che fa caldo e accendere il forno di questi periodi non è una grande cosa. In realtà io ho una cucina grande e fresca e riesco ad accendere anche quando fa molto caldo. Pertanto, anche durante questo periodo, tempo materiale permettendo, infornerò pane, biscotti e torte.
Per oggi vi presento questa brioche morbidissima realizzata con il latte di avena. E' già la seconda che posto per questa rubrica, la prima la troverete qui. Le due ricette sono, naturalmente, diverse. Questa di oggi ha un impasto ancora più soffice.

Brioche morbida con latte di avena 

Dosi per 2 brioche in stampo da plumacake

Per il lievitino

- 100 g di farina manitoba

- 90 - 100 g di acqua

- 7 g di lievito di birra fresco 

Per l'impasto

- tutto il lievitino

- 500 g di farina (metà manitoba e metà 00)

- 80 g di zucchero semolato

- 250 g di latte di avena 

- 100 g di burro a temperatura ambiente (per me delattosato) 

- Un pizzico di sale

 

Prepariamo il Lievitino 
- Mescolate gli ingredienti per il lievitino in una ciotola, coprire con pellicola e lasciar riposare 40 minuti (l'impasto deve gonfiare e fare molte bollicine)

- Trasferire tutti gli ingredienti, tranne il burro, nel cestello della macchina dell'impastatrice e azionare la macchina, come la massa sta insieme aggiungere il burro, un cucchiaio alla volta, facendo attenzione che il primo sia stato ben assorbito prima di inserire il secondo.

- Impastare bene per ottenere un panetto morbido e omogeneo e lasciar lievitare 3/4 ore.

- Riprendere l'impasto, sgonfiarlo dolcemente con i pugni su un piano leggermente infarinato, ripiegando a libro una sola volta, quindi confezionare le brioche nella forma voluta.

- Lasciar lievitare tutta fino a che la pasta abbia raggiunto il bordo dello stampo, quindi pennellare con latte, cospargere con i granelli di zucchero e infornare in forno già caldo a 170°C fino a doratura (circa 20 minuti per queste forme)



Ed ecco le altre ricette nel paniere di oggi 
Carla  focaccia con cicoria stracchino e speck 
Monica: Ciappe 
Sabri Pane alle carote  
Simo Pane delle vacanze (mix di farine e lievito madre)  
Zeudi Focaccia allo yogurt 


giovedì 6 giugno 2019

Filone di pane veloce con farina di tipo 1


Eccoci a un nuovo appuntamento con gli amici del Granaio per scoprire quali sono i lievitati dolci e salati nel paniere di questo giovedì. 
Quando mi capita di non avere pane in casa faccio sempre un impasto veloce utilizzando il lievito di birra disidratato. Ovvio che preferisco il pane con lievito madre ma non sempre, tra le mille cose da fare, riesco a farlo. In ogni caso, questo pane veloce con lievito disidratato è comunque un ottimo prodotto che, tra l'altro, si conserva meglio di quello comprato al supermercato.


Filone di pane veloce con farina di tipo 1
Fonte ricette modificata: La magia del forno di Paul Hollywood

Dosi per 3 piccoli filoni
- 300 g di farina di tipo 1
- 7 g di lievito di birra disidratato
- 7 g di sale fino
- 200 ml di acqua a temperatura ambiente

- Versate la farina e il lievito  nella ciotola dell'impastatrice e addizionate i 3/4 dell'acqua.
- Sciogliete il sale nel resto dell'acqua
- Iniziate a impastare a come la pasta sta insieme unire il resto dell'acqua un poco alla volta.
- Fate lavorare la macchina a velocità 1 per almeno 10 minuti, poi trasferite la pasta in contenitore unto e coprite con pellicola per alimenti.
- Lasciate lievitare fino a raddoppiare (circa 1 ora).
- Rovesciate l'impasto su un piano leggermente infarinato e fate le pieghe a libro, in modo delicato, tirando i lembi della pasta e portandoli al centro, in questo modo intrappolerete l'aria nell'impasto.
- Dividete la pasta in tre pezzi e formate i filoni: sempre molto delicatamente, senza schiacciare l'impasto, fate rotolare ogni pezzo con le mani sul piano di lavoro e tirate le estremità per allungarlo.
- Sistemate i filoni su una teglia rivestita con carta forno e coprite con un panno pulito.
- Lasciate lievitare ancora per 1 ora, poi fate dei tagli sulla superficie dei pani, polverizzateli con la farina e infornateli, nel forno già caldo, a 220 °C  per 20-25 minuti.



Ed ecco le altre ricette che troverete nel paniere di questo giovedì
Carla:  pane al rosmarino con limone e zucchine  
Monica: Focaccia con le cipolle 
Sabri Panbrioche al cocco, senza burro  
Simo Panbauletto semidolce al farro integrale, miele e cacao  
Zeudi Mafaldine siciliane

domenica 2 giugno 2019

Sartù di riso: la ricetta storica e la sua origine


Ed eccoci a un nuovo appuntamento con le ricette dell'Italia nel Piatto. Per questo mese vi proponiamo il tema "la ricetta storica" cioè una nota preparazione culinaria dei giorni nostri che nasce dal lontano passato, spesso anche grazie a influenze dei popoli stranieri presenti in Italia. 
Per la Campania ho preparato il sartù di riso, una ricetta tipica della cucina partenopea, che trasforma del semplice riso in un piatto ricco di sapori.


L'origine del sartù di riso
(fonte: la cucina napoletana in cento ricette tradizionali a cura di Maria Giovanna Fasulo Rak) 

Il riso fu importato in Italia dalla Spagna, verso la fine del XIV secolo. A Napoli questo alimento non fu inizialmente apprezzato, perché considerato poco appetibile. Tra il 1680 e il 1715 le arti, i gusti, le scienze e le mode del nord-ovest europeo iniziarono a prevalere su quelle del centro-sud. Ben presto la cucina francese fece sentire la sua influenza anche qui in Italia e nel regno di Napoli. 
Napoli divenne luogo di confronto delle grandi cucine europee dopo il 1768, data del matrimoni di Ferdinando IV di Borbone con Maria Carolina d'Austria, la quale impose a corte il gusto francese, imitata dall'aristocrazia e dalla grande borghesia del tempo. Nelle cucine di corte e di quelle aristocratiche iniziarono a lavorare i cuochi francesi, chiamati monsierus, e in pochi anni presero nome francese alcune pietanze tipiche napoletane come il ragù, il gattò e i crocchè.
Il Sartù di riso nasce proprio in questi anni, con l'intento da parte di questi cuochi francesi di rendere più appetibile questo alimento ai napoletani. Il riso fu arricchito con altri ingredienti più gustosi, come il sugo di pomodoro, le melanzane fritte, i piselli e la carne. Negli anni questa ricetta si è molto evoluta, con l'aggiunta di ingredienti nuovi. Ad oggi si contano decine di versioni del sartù di riso nelle famiglie napoletane, che si sono adattate negli anni ai gusti e ai desideri dei commensali. 


Sartù di Riso
- 300 g di riso
- 1 piccola scamorza passita
- Brodo vegetale o di carne quanto basta per cuocere il riso
- Formaggio grattugiato per condire il riso
- 70 g di pancetta affumicata
- 200 g di piselli
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1/2 cipolla
- Sale
Per la salsa di pomodoro
- 1 litro di salsa di pomodoro
- 1 cipolla
- Qualche foglia di basilico fresco
- olio extravergine di oliva
Per le polpette
- 300 g di macinato fresco di vitello
- 1 uovo
- 50 g di formaggio grattugiato
- sale
- pepe
- Pangrattato quanto basta
- Olio per friggere

Prepariamo la passata di pomodoro
- Versate tutti gli ingredienti in un tegame (io non soffriggo la cipolla ma le metto intera) e fate addensare la salsa per almeno 30-40 minuti a fiamma dolce, rimestando ogni tanto.
Prepariamo le polpette
- Lavorate il macinato con tutti gli ingredienti.
- Aggiungente il pane grattugiato per ottenere un composto che sta insieme, ben amalgamato ma ancora morbido
- Formate le polpettine e friggetele in olio bollente
- Tenete le polpettine da parte

Prepariamo il condimento
- In un padellino soffriggete la mezza cipolla tritata nell'olio caldo, poi addizionate la pancetta (oppure del cotto a dadini o la salsiccia fresca sbriciolata) e fate soffriggere bene.
- Aggiungete anche i piselli, salate e pepate e lasciate insaporire alcuni minuti

Prepariamo il riso
- Preparate il riso come un normale risotto, usando il brodo di carne o quello vegetale.
- Una volta cotto, conditelo con la passata di pomodoro e del formaggio fresco grattugiato
- Imburrato e polverizzate con il pangrattato uno stampo a ciambella, poi versate metà riso nello stampo, pressando bene
- Formate un incavo al centro e versate le polpettine fritte, i piselli con la pancetta e la scamorza tagliata a dadini
- Coprite con il riso rimasto e cospargete con il pangrattato
- Infornate il sartù a 200°C per circa 20n minuti


Nota
- Il sartù di riso può essere preparato anche con uova sode, salsiccia fresca, salame stagionato, prosciutto crudo e fegatini di pollo.


Ed ecco le ricette storiche delle altre regioni

Valle d’Aosta: Nodle unt rifla, la pasta di Gressoney
Piemonte: Pollo alla Marengo
Liguria: torta di porri del genovesato  
Lombardia: Costolette di Asparagi, ricetta di Casa Savoia
Trentino Alto Adige: Basini de Trent
Veneto: La zonclada, dolce di ricotta e frutta secca medioevale
Friuli Venezia Giulia: Gnochi de pan triestini
Emilia Romagna: Cappellacci di zucca ferraresi
Toscana: Il papero alla melarancia ovvero l’anatra all’arancia
Marche: Ciambellone della Trebbiatura  
Umbria: Strascinati di Cascia
Lazio: Saltimbocca alla romana
Abruzzo: Ferratelle  
Puglia: Ciceri e tria  
Basilicata: La cialledda: acquasale fredda
Calabria: Nepitelle
Sicilia: Caponata di Melanzane e Pesce
Sardegna: Cassola de Pische Catalana  


Italia nel piatto: https://litalianelpiatto.blogspot.com/2019/06/la-ricetta-storica-antichi-sapori-da.html



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