Smoothie ai fichi d'india e latte d'avena
mercoledì 6 settembre 2023
Smoothie ai fichi d'india e latte di avena, benefici e proprietà nutrizionali
Smoothie ai fichi d'india e latte d'avena
sabato 2 settembre 2023
La torta caprese per i dolci tradizionali regionali senza glutine
Dopo la pausa estiva si riparte con i nostri consueti appuntamenti con la rubrica dell'Italia nel Piatto. Ogni due del mese 20 amiche blogger vi proporranno ricette regionali della tradizione, oppure realizzate con ingredienti tipici locali, legate a un tema comune.
Per questo settembre abbiamo pensato a un rientro tutto in dolcezza 🍰, dedicando però il tema ai "Dolci tradizionali regionali senza glutine".
Per la Campania vi proporrò un altro grande classico: la torta caprese.
Come per molte preparazioni regionali anche in questo caso troverete tantissime versioni di questo dolce, molte delle quali dichiarate come le originali, spesso diverse tra loro negli ingredienti e nei procedimenti.
In effetti penso che dalla ricetta di partenza, nel passaggio di casa in casa, e di pasticceria in pasticceria, qualche variazione ci sia stata, nulla togliendo alla bontà di questo dolce che rimane sempre così buono, incontrando i gusti personali proprio in queste piccole modifiche.
Personalmente ne ho una che mi ha donato gentilmente una ragazza di Capri una decina di anni fa, e ho sempre fatto questa. Il problema è che in questa ricetta tra gli ingredienti sono presenti anche dei biscotti e non avendone io senza glutine ho pensato di provare una versione senza, in modo tale da non complicare le cose per chi deve realizzare il dolce gluten free.
Tra le ricette che girano in rete ne ho provate diverse. Quella che vi presento oggi è diversa dalla mia versione caprese, ed è quella proposta dal maestro pasticciere Sal De Riso che rispetto ad altre versioni ha anche le nocciole al suo interno, oltre che al cacao, la fecola di patate e un po' di lievito.
Nella ricetta che ho io mancano le nocciole, la farina e il lievito; le mandorle devono essere tritate non finemente insieme al cioccolato fondente e l'impasto è aromatizzato con il liquore rum.
In ogni caso, qualunque sia la ricetta provata, la torta caprese deve avere la caratteristica di possedere un interno morbido, umido e scioglievole in bocca (guardate la foto di sopra). La scelta di ridurre le mandorle in una polvere fine oppure in una granella più o meno grossa vi darà poi un risultato diverso nella sua consistenza.
Stampo e cottura
Per realizzare la torta caprese la ricetta classica prevede lo stampo da pastiera alto 4-5 cm, solo in questo modo il dolce capovolto avrà la classica forma dei dolci esposti nelle pasticcerie.
Per la cottura attenzione ai tempi e alle temperature. La cottura deve avvenire in forno statico, per non fare asciugare troppo il dolce, a 170°C per circa 40 minuti. Non eccedete troppo altrimenti la torta perderà il suo cuore morbido. Vale sempre la prova stecchino che a cottura perfetta dovrà risultare umido ma non troppo appiccicoso.
Quando sfornate la vostra torta attendete che sia tiepida prima di sformarla sul piatto da portata: rifilate prima i bordi con un coltello a lama liscia e poi capovolgetela sul piatto. Attendete che sia completamente fredda prima di decorarla con zucchero a velo, con il quale potrete creare tanti motivi decorativi, anche i faraglioni di Capri. Io uso i centrini di carta oppure quelli all'uncinetto per creare motivi decorativi fantasiosi.
Versione di Sal De Riso con qualche mia modifica
- 170 g di cioccolato fondente grattugiato o tritato finemente
- 90 g di mandorle spellate non tostate macinate fini
- 80 g di nocciole tostate macinate fini
- 170 g di zucchero a velo
- 170 g di burro a temperatura ambiente
- 25 g di fecola di patate (verificate sempre la presenza dell'etichetta gluten free sulla scatola)
- 15 g di cacao amaro
- 5 uova medie (6 se piccole)
- 4 g di lievito per dolci vanigliato
- 1 pizzico di sale
- Lavorate con lo sbattitore elettrico il burro, il pizzico di sale e 85 g di zucchero a velo, fino a che diventa cremoso e gonfio
- Addizionate i tuorli poco per volta, sempre con le fruste in azione.
- A parte lavorate gli albumi con 85 g di zucchero a velo fino a che iniziano a diventare spumosi ma non montati a neve.
- Miscelate le polveri in una ciotola: cioccolato grattugiato o tritato finemente, fecola, cacao, lievito, mandorle e nocciole.
- A questo punto addizionate una parte degli albumi al composto di tuorli e burro, amalgamando bene, poi aggiungete una parte dei composti secchi.
- Continuate così alternando gli ingredienti (io ho continuato a lavorare con le fruste elettriche a velocità minima.
- Imburrate e infarinate (con fecola di patate o altra farina senza glutine) la tortiera da pastiera e versate all'interno il composto, livellando bene.
- Infornate la torta in forno già caldo, a 170°C, in modalità statico, per circa 40 minuti.
- Fate la prova stecchino:
- se troppo umido e appiccicoso procedete per altri 5 minuti per poi ricontrollare, ma attenzione a non eccedere nella cottura;
- se leggermente umido e non appiccicoso tirate fuori la torta dal forno.
Trentino-Alto Adige: Torta di Fregoloti gluten-free
Umbria: Torcolo al latte senza glutine
Liguria: torta levantina di castagne
Lombardia: Riso e latte - Ris e lacc ricetta lombarda contadina
Veneto: Il tressiàn, dolce veronese di farina di mais
Emilia-Romagna: Il budino di Minerbio
Toscana: Torta di riso e uvetta
Lazio: Maritozzi senza glutine
Abruzzo: Torta di mandorle civitellese
Molise: Pizza crema e amarene senza glutine
Campania: Torta caprese
Puglia: Paste di mandorle
Basilicata: Paparotta di mosto senza glutine
Sicilia: Gelo di Caffè
Sardegna: Amaretti
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domenica 2 luglio 2023
Spiedini di salsiccia di suino nero casertano, formaggio primosale e pomodorini
- Tagliare a tocchetti le salsicce, disporle in una teglia rivestita con carta forno e cuocere a 200°C per circa 25 minuti.
- Intanto tagliate il formaggio primosale a tocchetti spessi 2 cm
- Lavate i pomodorini e tagliateli a metà, salate.
- Componete gli spiedini alternano un tocchetto di salsiccia e uno di formaggio, chiudete gli estremi con la metà del pomodorino.
- Servite subito oppure passateli velocemente al grill per pochissimi minuti.
Ed ecco le altre ricette proposte per il tema di oggi.
Liguria: spiedini di gamberi e zucchine trombetta
Lombardia. Spiedini di Usei scapaà alla lombarda
Trentino-Alto Adige. Spiedini ai sapori del Trentino-Alto Adige
Veneto. Spiedini di fegato alla veneziana
Friuli-Venezia Giulia. Uccelletti scappati alla friulana
Emilia-Romagna. Spiedini fritti emiliani
Toscana. Spiedini di fegatelli di maiale
Umbria. Spiedini di carne alla spoletina
Marche. Spiedini di pesche, miele e timo al limone
Lazio. Spiedini di pasta biscotto
Abruzzo. Spiedini con caciotta fresca di pecora e capra e pomodori arrostiti
Molise. Spiedini con polpette di melanzane e caciocavallo
Campania. Spiedini di salsiccia di suino nero casertano, formaggio primosale e pomodorini
Puglia. Spiedini di bombette pugliesi
Basilicata. Spiedini di salsiccia e verdure estive.
Sicilia. Involtini di Carne al pistacchio
Sardegna. Is Ispinadas
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venerdì 2 giugno 2023
Pasta di Gragnano IGP con pomodorino giallo campano, carciofini viola e filetti di triglia
La Campania è una regione che vanta tantissimi prodotti agroalimentari con marchi di eccellenza, e altrettanti in attesa dei riconoscimenti di qualità alimentare. Molti di questi prodotti campani sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, giusto per citrarne alcuni abbiamo la Mozzarella di Bufala Campana DOP, i Limoni Costa d'Amalfi e i Limoni di Sorrento entrambi riconosciuti come IGP, ancora la Melannurca Campana IGP. In effetti l'elenco dei prodotti con marchio di qualità garantito è lungo, tra questi abbiamo vini, olio extravergine di oliva, frutta fresca e secca, ortaggi, formaggi, salumi e pasta.
Di alcuni di questi prodotti vi ho già parlato sulle pagine del mio blog, oggi ve ne presento uno nuovo, altrettanto famoso nel mondo: la Pasta di Gragnano IGP.
Gragnano è un comune della provincia di Napoli conosciuto in tutto il mondo perché qui si produce una pasta dalle eccellenti caratteristiche organolettiche, conferite al prodotto dalle particolari condizioni microclimatiche del luogo. Nella Valle dei Mulini, i cui ruderi ancora oggi si possono ammirare, l'acqua sorgiva di Gragnano alimentava i pistrini conferendo il suo gusto particolare all'impasto; la giusta combinazione di vento, sole e umidità permetteva poi una lenta essiccazione dei maccaroni.
Stemma comunale di Gragnano |
La storia
La nascita del Consorzio di tutela della pasta di Gragnano e il riconoscimento del marchio IGP.
La ricetta
E ora veniamo alla ricetta...conosco bene tutti i marchi della Pasta di Gragnano, volerne usare uno al posto di un altro non è stato facile, perché sono tutti prodotti di eccellenza. Per questa ricetta che vi presento oggi ho usato gli elicoidali della "Fabbrica della Pasta di Gragnano", sposando questo formato ad altri due prodotti di eccellenza nostrani: il pomodorino giallo campano e il carciofo violetto di Castellammare.
Dosi per 4 persone
- 350 g di elicoidali della Fabbrica di Pasta di Gragnano
- 200 g di filetti di triglia
- 500 g di pomodorino giallo campano
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- 4 carciofi viola
- 2 spicchi di aglio
- erba cipollina fresca
- olio extravergine di oliva q.b.
- sale
- pepe
- Pulite i carciofi eliminando le foglie esterne più dure. Tagliare ogni carciofo in 4 spicchi, eliminate l'eventuale peluria interna, poi trasferite i pezzi in acqua e limone. Tagliuzzate l'erba cipollina.
- Fate imbiondire brevemente gli agli nella padella con l'olio extravergine di oliva, scolate gli spicchi di carciofi e fateli rosolare insieme all'erba cipollina giusto 1 minuto.
- Aggiungete i pomodorini gialli (io li ho lasciati interi ma se preferite li potrete tagliare a metà) e lasciate cuocere per altri 2-3 minuti.
- Togliete gli spicchi di aglio dalla padella e addizionate i filetti di triglia, salate e pepate, poi fate amalgamare i sapori per qualche minuti.
- Sfumate con il vino bianco e lasciate cuocere per un decina di minuti.
- Intanto cuocete le elicoidali della Fabbrica della Pasta di Gragnano e scolatele al dente.
- Ripassate la pasta nel sughetto preparato, amalgamando gli ingredienti per pochi minuti e servite.
Piemonte. Tiramisù al vermouth
Liguria: zuppa di zucchine trombetta
Lombardia. Risotto al Gorgonzola Dop con noci e mirtilli
Trentino-Alto Adige. Trota Salmonata affumicata su rondelle di canederli con nastri di zucchine
Veneto. Pesche di Verona IGP sciroppate
Friuli-Venezia Giulia. Pasta e fagioli di San Quirino
Emilia-Romagna. La rosa di Parma https://zibaldoneculinario.blogspot.com/2023/06/la-rosa-di-parma.html
Toscana. Segato di carciofi e pecorino
Umbria. Biscotti con farina di roveja e confettura
Marche. Galette bretonne con casciotta d’Urbino DOP
Lazio. Spaghetti con le telline https://www.merincucina.it/2023/06/spaghetti-con-le-telline.html
Abruzzo. Ravioli con ripieno di patate e pecorino
Molise. Spaghetti con la mollica di San : Giuseppe
Campania. Pasta di Gragnano IGP con pomodorino giallo campano, carciofini viola e filetti di triglia: la ricetta è qui.
Puglia. Carote di Polignano PAT sott'olio
Basilicata. Peperoni cruschi di Senise IGP fritti
Calabria. Bucconotti calabresi con marmellata di cedro Dop
Sicilia. Galette all’origano con Pomodori di Pachino IGP
Sardegna. Filetto verso Sa Pompia
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venerdì 5 maggio 2023
Ricetta sciroppo di mandarini cinesi
Quando si realizzano le conserve sciroppate è facile che vi avanzi dello sciroppo.
Lo sciroppo è una soluzione di acqua e zucchero, diversamente aromatizzata in base alla frutta che avrete utilizzato, può diventare essa stessa una preziosa conserva che troverete utile per diverse preparazioni.
Lo sciroppo da frutta sciroppata in particolare risulta molto denso e aromatizzato per il fatto che la soluzione viene portata più volte al bollore con la frutta da sciroppare.
Questo sciroppo è ottimo per essere utilizzato come bagna per le torte, per insaporire le granite estive oppure come topping sui gelati.
Mescolato con l'acqua frizzante diventa una sfiziosa bevanda che potrete servire anche ai più piccoli, oppure può essere utilizzato per preparare sfiziosi aperitivi.
- Microonde: riempite le bottiglie con due dita di acqua e sanificate alla massima potenza per 70 secondi circa (metodo consigliato se avete poche bottiglie da riempire)
- Lavastoviglie: lavate le bottiglie e i coperchi con un lavaggio ad alte temperature (metodo consigliato se avete molte bottiglie da riempire)
- Forno : inserite le bottiglie e i tappi nel forno freddo poi accendete a 130 °C quindi proseguite con la sanificazione per circa 30 minuti.
- Bagnomaria: metodo classico, trasferite bottiglie e coperchi in una capiente casseruola, riempite di acqua, attenzione che il bordo dell'acqua superi per almeno due dita i vasetti; portate a bollore e lasciate sobbollire per 30 minuti circa.